Si è svolta martedì scorso presso l’università di Latina la prima giornata del corso sulle Amministrazioni Giudiziarie del Codice Antimafia organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Latina con un notevole successo in termini di partecipazione di pubblico, di autorità e di relatori presenti, ciascuno impegnato ogni giorno nella lotta alla criminalità organizzata, anche attraverso il sequestro e la confisca dei patrimoni sottratti alle mafie e alla loro gestione con l’ausilio degli Amministratori Giudiziari.
Gli interventi
In tal senso gli interventi del Vice Prefetto Vicario Dott. Luigi Scipioni, del Presidente del Tribunale Dott. Catello Pandolfi, del Questore Dott. Giuseppe De Matteis, del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Latina Eduardo Calvi e della Guardia di Finanza con il Comandante del Nucleo di Polizia Tributaria di Latina Carlo Simoncini.
La scelta etica
L’apertura dei lavori è stata del Presidente dell’Odcec di Latina Efrem Romagnoli che ha illustrato le finalità del corso: l’approfondimento tecnico-giuridico della materia e la consegna in Tribunale dell’elenco dei partecipanti così da poter ampliare la platea dei commercialisti da poter nominare, oltre ad evidenziare che fare l’Amministratore Giudiziario è una scelta etica prima che lavorativa, animata dal senso dello Stato al fianco del quale si agisce nella lotta al crimine organizzato operando una netta scelta di campo, per cui chi ricopre tale incarico non deve assumere mai quello di consulente dei soggetti sottoposti ai sequestri del codice antimafia in altre procedure.
L’ipotesi di riforma
I relatori, Dott. Pierfancesco de Angelis Presidente della Sezione Penale del Tribunale di Latina, Dott. Guglielmo Muntoni Presidente della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma, Dott.ssa Luigia Spinelli Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina, Dott.ssa Maria Luisa Campise Consigliere del Cndcec delegato alle funzioni giudiziarie, Avv. Luca D’Amore, legale e ricercatore della Fondazione Nazionale Commercialisti, Davide Franco Commercialista di Roma e Amministratore Giudiziario, che hanno condiviso le parole del Presidente Romagnoli, si sono soffermati sulle ipotesi di riforma del Codice Antimafia, sulla prossima operatività dell’apposito Albo, sui tratti professionali dell’Amministratore Giudiziario e sulle esperienze nella gestione dei sequestri presso il Tribunale di Latina e di Roma.
La protezione nei sequestri antimafia
E’ inoltre emersa l’estrema complessità di tale incarico, soprattutto in tema di aziende che, diversamente dal fallimento dove queste sono morte e vanno solo vendute, nei sequestri antimafia le aziende spesso sono vive e vanno gestite, con tutte le difficoltà connesse, aggravate dallo spessore criminale dei soggetti sottoposti a sequestro/confisca, generalmente mafiosi od esponenti della criminalità organizzata, da cui la necessità che l’Amministratore Giudiziario venga scortato dalle forze dell’Ordine durante le proprie attività. Ecco perché la nomina è altamente fiduciaria, verso soggetti fortemente specializzati, avuto riguardo anche alla struttura di studio che deve essere molto organizzata ed efficiente, con rilevanti costi operativi, ed i compensi, peraltro regolamentati dalla legge, vanno rapportati al descritto contesto.