Estumulazioni al cimitero di Latina: un falso problema. Possibile una transazione tra Comune e Ipogeo sul contenzioso milionario? Difficile: occorre trovare chi firma. E’ questa in sintesi la “verità” tecnica offerta oggi pomeriggio in commissione Bilancio dall’architetto Giovanni Della Penna, dirigente di diversi servizi municipali. L’audizione era stata richiesta, al presidente Massimo Di Trento di Lbc, dal consigliere di opposizione dem Nicoletta Zuliani per relazionare sull’annosa questione determinata da un contratto bocciato anche dall’Anac.
L’architetto Della Penna ha riferito innanzitutto che la prima urgenza da affrontare riguarda l’adozione di un regolamento di polizia mortuaria, visto che quello vigente risale al 1938. In particolare il dirigente comunale ha riferito ai consiglieri presenti che nel 2013 era stato redatto un nuovo regolamento, consegnato all’amministrazione il 30 giugno ma che lo stesso non era stato mai portato in Consiglio per l’approvazione. “Basterebbe aggiornarlo”, ha aggiunto. Ad ogni buon conto, secondo Della Penna il regolamento di polizia mortuaria vigente, cioè quello del ‘38, consente le estumulazioni datate, attraverso un pubblico avviso per due giorni consecutivi, senza che vi sia la necessità di procedere ad un accertamento “impossibile” per risalire ai parenti dei cari estinti. L’architetto ha anche affermato che questa procedura risolverebbe anche il problema della carenza di loculi. Un nervo scoperto che rimanda al contenzioso con Ipogeo. Della Penna ha infatti riferito che, a suo parere, non si sarebbe applicato il regolamento del 1938 perché il privato avrebbe tutta la convenienza a costruire il nuovo cimitero. A questo punto il dirigente comunale si è dilungato sull’affannosa pretesa – stabilita dal contratto – di avere l’elenco degli eredi degli estinti. Una ricerca più che difficile, impossibile, dai dati anagrafici sui decessi a disposizione del Comune. Una mole di lavoro impressionante se si considera che le tumulazioni antecedenti al 1980 sono 29mila. Nonostante ciò, ha spiegato il dirigente, nel 2010 il commissario straordinario del Comune, Guido Nardone, ha autorizzato l’Ipogeo ad accedere ad i dati anagrafici. Ma la società, a detta di Della Penna, non avrebbe mai fatto richiesta di documentazione.
Per quanto riguarda il contenzioso e la possibilità di trovare un accordo con Ipogeo, l’architetto Della Penna ha subito preso le distanze affermando che sarebbe più opportuno attendere la sentenza definitiva. “Io non firmo alcuna transazione – ha detto -, la transazione si presta a qualcosa di poco trasparente. E chi è che fissa la somma per chiudere la partita? Chi dà garanzia che la somma ics sia la più conveniente per il Comune?”
La commissione si è aggiornata, con la richiesta dei commissari di audizione del responsabile dell’Avvocatura, mentre in commissione Trasparenza è stata richiesta la presenza dell’ingegnere Lorenzo Le Donne per riferire in merito ai rilievi da lui sollevati sul famoso regolamento di polizia mortuaria mai approvato.
In chiusura, il consigliere Alessandro Calvi ha chiesto al presidente di Trento di inserire all’ordine del giorno della prossima commissione Bilancio anche l’audizione dei revisori dei conti per un parere sulla delibera di giunta, la numero 47 del 9 febbraio 2017 avente ad oggetto l’integrazione al regolamento degli uffici e dei servizi con le norme contenenti la disciplina dei rimborsi delle spese sostenute dai componenti esterni delle commissioni di concorso. Il consigliere Calvi ha fatto notare che nell’atto, siglato dal direttore generale, viene riportato che la delibera non necessita di approvazione del parere di regolarità contabile “in quanto non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell’ente”. Calvi ha ipotizzato un caso di illegittimità, da qui la richiesta di parere ai revisori.