“Sul problema dell’erosione delle coste l’amministrazione continua a perdere tempo. Con la scusa che non ci sono soldi, si aspetterà la prossima primavera per un primo intervento che non sarà neppure risolutivo, e anzi, arriverà quando la situazione potrebbe essere ancora più grave di oggi. Le nostre spiagge non possono attendere così a lungo”. A dirlo sono i consiglieri comunali di Latina Giorgio Ialongo e Giovanna Miele, a margine del question time, in cui l’assessore Roberto Lessio “ha risposto in modo non soddisfacente sul perché ancora non è stato fatto nulla per arginare il fenomeno”.
“L’assessore Lessio ci aveva garantito ad ottobre 2016 che entro marzo o aprile 2017 avrebbe risolto un problema che è di competenza della Regione Lazio – aggiungono -.Oggi scopriamo che si è limitato a sollecitare degli incontri e a prendere atto solo due settimane fa, che la Regione non ha soldi per fronteggiare il fenomeno dell’erosione delle coste, almeno fino al 2019. Ci sono solo 3 milioni di euro destinati alle emergenze. Siamo pienamente d’accordo con l’assessore: non possiamo aspettare l’emergenza per intervenire. Siamo molto meno d’accordo quando ci sentiamo dire che il Comune farà uno sforzo nella prossima primavera per mettere a punto un primo intervento. Aspettare altri 9 mesi equivale ad affrontare un problema che è ancora più grande e più grave rispetto ad oggi”.
“Dire che la Regione non ha i soldi per intervenire non è un buon motivo per rimandare la risoluzione del problema. È l’ennesima dimostrazione che questa amministrazione non ha una visione della città e della Marina e non ha neppure una programmazione di cosa è giusto e opportuno fare, e soprattutto quando farlo. Un buon amministratore andrebbe a cercare fondi altrove, presso altri enti, o solleciterebbe la Regione ad intervenire, fino allo sfinimento. Non si può stare a braccia conserte per altri 9 mesi: stiamo rischiando di perdere la spiaggia, e il conto lo stanno pagando e lo pagheranno gli abitanti del litorale e gli operatori. Noi – concludono Ialongo e Miele – chiediamo con forza che l’amministrazione faccia tutto il possibile per intervenire, sollecitando la Regione Lazio a fare altrettanto, ma non si può perdere altro tempo!”.