Esprimono soddisfazione le parti sociali che hanno apposto la firma nei giorni scorsi al nuovo contratto provinciale dell’edilizia, che coinvolge circa 1.400 imprese per un totale di 5.500 lavoratori. Ance, Feneal Uil Latina, Filca Cis Lazio Sud, Fillea Cgil Frosinone e Latina, sono riuscite a coniugare la riduzione del costo del lavoro per le imprese e l’aumento in busta paga per i lavoratori.
E’ stato firmato nei giorni scorsi tra Ance Latina – Associazione Nazionale Costruttori Edili della provincia di Latina – (rappresentata dal Presidente Davide Palazzo, dal vicepresidente alle Relazioni Industriali Mauro Furlan, dal componente della delegazione alle relazioni industriali Marco Marinelli, assistiti dal Direttore Simone Vaudo) e le organizzazioni sindacali dei lavoratori Feneal-UIL Latina (rappresentata dal Segretario Generale Salvatore Pastore e dal Segretario Organizzativo Massimo Purificato), Filca-CISL Lazio Sud (rappresentata dal Commissario Fabio Turco) e Fillea CGIL Frosinone Latina (rappresentata dal Segretario Generale Francesco Chiucchiolo e dal componente della segreteria regionale Benedetto Truppa), il contratto collettivo provinciale di Lavoro in edilizia, integrativo del contratto nazionale del 1 luglio 2014, di rinnovo del contratto provinciale del 21 giugno 2012, che rappresenta il più importante accordo provinciale in quanto coinvolgente circa 1.400 imprese e 5.500 lavoratori.
Un segnale di unione che rilancia il settore
Nonostante la situazione di crisi del comparto edile in provincia di Latina (che ricalca la situazione a livello nazionale) a causa della quale si sono praticamente dimezzate dal 2008 al 2016 la massa salari, il numero dei lavoratori e le ore lavorate in Cassa Edile, le parti sociali provinciali sono riuscite con un’intensa attività sindacale a stipulare un contratto integrativo capace di coniugare le esigenze di riduzione del costo del lavoro da un lato per le imprese e, dall’altro, l’aumento in busta paga ai lavoratori.
Il nuovo integrativo provinciale, entrato in vigore il 1° aprile 2017, mette in pratica un notevole risparmio del costo del lavoro per le 1.400 imprese edili della provincia di Latina derivante dall’abolizione e riduzione di alcune aliquote contributive Cassa Edile, oltre che da ulteriori sgravi di cui beneficeranno le imprese virtuose e nello stesso tempo prevede un aumento in busta paga derivante dall’innalzamento dell’indennità sostitutiva di mensa per i lavoratori, ai quali sono state peraltro garantite le prestazioni assistenziali erogate dalla Cassa Edile di Latina (differentemente a quanto avvenuto in altre province dove si è registrata la forte contrazione delle prestazioni ai lavoratori). Con la firma del contrato integrativo, che risulta in controtendenza rispetto a quanto accade in questo momento negli altri settori produttivi della provincia pontina, le parti sociali dell’edilizia lanciano un forte segnale di unione che punta al rilancio dell’economia locale.