“Se Giri apre a Sardine e Pd è perché Lbc ha fallito”. E’ quanto afferma il portavoce di Fratelli d’Italia Gianluca Di Cocco.
“Il segretario di Lbc Francesco Giri ha ammesso che LBC ha fallito – dichiara Di Cocco -. Nel suo intervento in cui apre alle sardine e al PD per ‘ragionare finalmente di idee per la città e il suo sviluppo’ e ‘costruire una proposta che punti ad un rilancio credibile della città’ usa parole inequivocabili. In questo intervento si denota chiaramente l’ammissione da parte del segretario di Lbc, del fallimento dello stesso movimento Colettiano. In questi quattro anni, mi domando, non avevano lui ed Lbc un’idea di città? Non avevano una visione su come rilanciare in maniera credibile il capoluogo? Non è forse Francesco Giri parte di una maggioranza monolitica che avrebbe dovuto governare la città e abituarci al bello?”
Di Cocco passa dalle domande al “verdetto” politico: “Ci siamo trovati in quattro anni, guidati da un’amministrazione sorda alle istanze dei cittadini. Lbc oggi apre alle sardine e nuovamente apre le braccia a quel Pd, che non si è mai tirato indietro nel sollevare quelle critiche (giuste) ad un modo di amministrare deleterio da parte della giunta Coletta”.
Il portavoce di FdI ipotizza che Lbc abbia “preso atto della sua incapacità di governare da solo”.
“Siamo abbastanza preoccupati per lo stato di salute di Latina – afferma ancora l’esponente del partito di Giorgia Meloni -, per i tanti problemi non ancora risolti nonostante le promesse roboanti promesse della campagna elettorale. Le parole del segretario Giri sono forse una richiesta di aiuto al Pd e alle Sardine per recuperare, da una situazione fallimentare sotto ogni punto di vista?”
“Un appello invece, di certo non alle Sardine, lo facciamo a tutti quei cittadini, alla società civile, ai professionisti e alle eccellenze che desiderano essere ascoltati, e con loro lavorare per fare a Latina una vera rivoluzione culturale ed economica che possa dare un futuro alle nuove generazioni. Intervenite, fatevi avanti, c’è spazio per tutti e tutti possono collaborare realmente ed essere protagonisti della Latina del futuro”, conclude Di Cocco.