Il candidato sindaco di Latina, Marilena Sovrani interviene sulle problematiche che minacciano la sicurezza e il valore storico che il quartiere Nicolosi rappresenta per la città di Latina, individuando alcune vie di uscita che potrebbero risollevare le sorti della zona e dei suoi abitanti, rilanciando l’idea del poliziotto di quartiere o di un presidio temporaneo della protezione civile.
“Non possiamo permettere che un quartiere storico della nostra città viva in una simile condizione di degrado, il quartiere Nicolosi sta vivendo una situazione di emergenza e noi non possiamo restare impassibili di fronte a tutto ciò – afferma il candidato sindaco al Comune di Latina Marilena Sovrani, ex assessore pubblica istruzione, asili nido e pari opportunità. Il quartiere Nicolosi, nato ottanta anni fa sulla spinta delle politiche abitative del regime fascista e che ha preso il nome dall’architetto Giuseppe Nicolosi che ne realizzò il progetto, con il passare dei decenni è passato da un modello urbanistico all’avanguardia ad un’area a rischio. Sono nata al quartiere Nicolosi e li sono cresciuta. Allora, il quartiere era abitato da famiglie italiane con numerosi figli, una popolazione molto diversa rispetto a quella di oggi. Una volta ci si aiutava, perché c’era tanta povertà ma ci si portava rispetto. I bambini erano liberi di giocare nei cortili e i giovani potevano vivere quegli spazi anche la sera senza il timore di essere disturbati.
Le nuove condizioni di vita
Oggi a distanza di tanti anni, il quartiere Nicolosi è mutato notevolmente – prosegue la Sovrani – Si è creata una comunità eterogenea, famiglie italiane, anziani, studenti e giovani coppie, oltre a famiglie e persone singole di diversa nazionalità. Sono sorte attività multietniche, alternandosi a quelle italiane già esistenti o nuove e i residenti hanno risentito molto, dal punto di vista sociale, della presenza dei nuovi arrivati. La popolazione straniera al Nicolosi ha trovato disponibilità da parte degli affittuari nel concedere loro le abitazioni, ci sono famiglie con bambini che si sono integrate vista anche la vicinanza alla scuola Col di Lana e alla scuola Materna di via Pasubio, quindi una zona strategica perché vicina al centro. Ma ci sono anche persone singole, in particolare uomini più o meno giovani che creano disagio tra la popolazione residente per i loro comportamenti scorretti.
I furti in continuo aumento
Attualmente si è creato un clima di insicurezza, per via dei numerosi furti che avvengono, il sospetto è che questi luoghi siano teatro di spaccio di droga oltre a un clima di illegalità diffusa derivato dai tanti furti e delinquenza.
Inoltre, il quartiere è passaggio quotidiano di soggetti estranei alla zona, che qui possono trovare terreno fertile per i loro loschi affari: i residenti assistono ogni giorno alla scena di un ragazzo che abitualmente gira scalzo e semi nudo per le strade del centro chiedendo l’elemosina e che, a fine giornata, sosta nel quartiere per rivestirsi e diventare una ragazzo normale con zaino e cappellino che poi raggiunge la fermata del pullman per tornare a casa.
Persone che rubano abiti stesi sui terrazzi ai primi piani, o che girano nel quartiere vagando e curiosando nei vani delle scale, trafugando biciclette e motocicli ovunque. Il problema più grave sono le persone anziane, sempre più spesso vittime di raggiri. Vengono seguite, ascoltate mentre parlano con altre persone, viene individuata la loro casa e poi scatta la trappola. Tanti sono i casi di signore anziane derubate con l’approccio “Sono amico di suo figlio, pronunciando anche il nome, si trova in difficoltà mi ha chiesto di venire da lei perché ha bisogno di soldi per pagare l’assicurazione …..” conoscono ogni movimento delle malcapitate, il giorno in cui ritirano la pensione, i loro spostamenti, i parenti che vedono e che frequentano. Una rete capillare ben organizzata.
La paura tra le mura domestiche
Il tessuto sociale, quello buono quello degli anni passati, deve essere ripristinato, le persone per bene che ci vivono italiane e straniere che siano, devono essere tutelate. Ci sono tanti ragazzi e ragazze che non si sentono sicuri, soprattutto quando si trovano di fronte gruppi di uomini che litigano tra di loro, ubriachi e in preda a chissà quale sostanza stupefacente.
Strani movimenti
Chi conosce il quartiere come me, sa come è strutturato e come si è modificato nel tempo, ci sono luoghi nascosti come i lavatoi situati al di sotto dei palazzi che vengono usati come ripostigli e che di fatto possono nascondere ben altro o come le aree verdi che quando non sono curate ospitano di tutto, dai rifiuti abbandonati a merce da vendere in maniera indisturbata. E poi, un andirivieni di gente, soprattutto giovani che arrivano nel quartiere per prelevare cosa? Non abito più nel quartiere Nicolosi, ma lo frequento giornalmente perché li abitano i miei familiari, sento un’appartenenza forte a quei luoghi che hanno formato il mio carattere nelle tante difficoltà e posso dire che i residenti sono veramente stanchi, controllano come possono le zone limitrofe delle loro case, sempre in allerta, sempre con il timore del furto di una macchina, di ruote, di abiti e tanto altro, ma non possono essere lasciati soli.
Le peculiarità del quartiere
Già in altre occasioni mi sono interessata del Nicolosi, seguendo anche le scuole che insistono nel territorio, intervenendo ove è stato possibile. Nonostante i tanti problemi, questo luogo è ancora oggetto di studio di diverse università, è stato anche individuato come set cinematografico per la sua struttura ma anche, purtroppo, per il degrado.
Le iniziative possibili
Credo sia giunto il momento di avviare iniziative di controllo e di prevenzione concrete e incisive, per ridare dignità a questo spazio e al tempo stesso contrastare il crescente degrado che lo deturpa. Bisogna intervenire con l’aiuto delle forze dell’ordine che già tanto si sono adoperate, con l’intervento della Latina Ambiente che si sforza di tenere pulito il quartiere, specie nello sgombero dei rifiuti ingombranti che vengono abbandonati giornalmente. Dove c’è degrado ambientale si incentiva il mal costume e l’inciviltà.
Il ripristino della legalità
“Dobbiamo fare del nostro meglio affinché venga ripristinata la sicurezza e la legalità, anche attraverso l’istituzione della figura del Poliziotto di Quartiere come punto di riferimento per le famiglie e per i commercianti e deterrente per i cittadini poco onesti, oppure istituendo un presidio temporaneo di volontari della Protezione Civile. La sicurezza dei cittadini è un punto fondamentale del mio programma elettorale. Dobbiamo – conclude il candidato sindaco Marilena Sovrani – far tornare ai vecchi splendori un quartiere costruito nel periodo di fondazione e pertanto appartenente al patrimonio architettonico della nostra città. Abitare al Nicolosi fino a qualche anno fa era motivo di orgoglio. Non possiamo permettere che ora non lo sia più”.