Pur riconoscendo la difficoltà che la gestione della macchina amministrativa del Comune di Latina comporta e l’inesperienza di un movimento culturale (Latina bene comune) improvvisamente chiamato a governarla, Statuto e Regolamenti non sminuiscono il ruolo e le funzioni della minoranza che, anzi, è sempre tutelata e rappresentata a garanzia del principio di democrazia del paese a tutti i livelli. E’ questa la chiave di lettura che emerge dall’incontro, avuto questa mattina, tra i gruppi consiliari di opposizione e il prefetto di Latina Pierluigi Faloni.
In un clima sereno, il rappresentante del Governo ha ascoltato le preoccupazioni degli esponenti di minoranza rispetto all’agibilità istituzionale dell’organo del Consiglio Comunale che in più di un’occasione si è trovato ad operare privato degli strumenti, tempi e documentazione necessaria per l’espletamento della propria funzione. Clamoroso quanto accaduto il 28 settembre scorso quando, a sorpresa in aula – ad inizio dell’esame dell’importante deliberazione per la destagionalizzazione delle attività produttive del lungomare – erano spuntati pareri dell’avvocatura sul punto in discussione già affrontato nelle competenti commissioni. Da qui il coinvolgimento del Prefetto a garanzia del ruolo della minoranza.
All’incontro di oggi erano presenti Nicoletta Zuliani, Alessandro Calvi, Andrea Marchiella, Giorgio Ialongo, Nicola Calandrini, Giovanna Miele, Raimondo Tiero e Matilde Celentano.
Il Prefetto dopo aver ascoltato le ragioni dell’opposizione ha preannunciato che le stesse saranno rappresentate al sindaco Damiano Coletta, rinnovando la propria apertura e disponibilità per il futuro. L’auspicio dei consiglieri di opposizione è che le norme che definiscono l’ambito di azione politica ed istituzionale siano rispettate non solo per obbligo ma soprattutto perché questo significa far vivere, esprimere e praticare la democrazia.
“Il Consiglio Comunale – ribadiscono gli esponenti di minoranza in una nota stampa congiunta – pur esprimendosi attraverso una maggioranza e una minoranza, non può mai agire pensando alla minoranza come ad un ‘accessorio’: per questo, in tutti i suoi organismi (Conferenza Capigruppo, Ufficio di Presidenza, Commissioni Consiliari permanenti ecc…) Il Consiglio Comunale ha al proprio interno la presenza delle forze di minoranza a garanzia della funzione di controllo e indirizzo che questa è chiamata a ricoprire”.