Volano gli stracci all’interno del Partito democratico pontino. Oggi la candidata alla segreteria provinciale Nicoletta Zuliani ha segnalato irregolarità nelle votazioni congressuali già svolte a Maenza e Gaeta. Ma i suoi concorrenti non sono d’accordo: fuoco incrociato sulla candidata che ha già incassato il 30% dei consensi, un risultato che non può frenare la corsa del candidato uscente Salvatore La Penna, che l’ha quasi doppiata mettendo all’angolo l’outsider Andrea Calcagnini, ma che evidentemente potrà avere peso all’interno del partito.
Salvatore La Penna replica a distanza la denuncia di Zuliani: “Il congresso provinciale del Pd si sta svolgendo in maniera serena e regolare e ha già coinvolto nel primo weekend quasi un migliaio di iscritti – scrive su Facebook il segretario provinciale uscente, già in testa alla classifica congressuale in corso -. Trovo veramente incomprensibili ed inaccettabili, e ne sono assai dispiaciuto, il comportamento e le dichiarazioni della candidata Nicoletta Zuliani che pubblicamente tenta, in maniera molto goffa, di gettare ombre sul confronto congressuale e quasi di costruire un alibi rispetto ai risultati che finora hanno delineato un quadro chiaro e netto dell’orientamento dei nostri iscritti. Ho profondo rispetto dell’impegno volontario sul territorio dei nostri militanti e del ruolo dei garanti; così come ho piena fiducia, conoscendoli da tempo, nei dirigenti del circolo di Maenza e nell’operato della garante indicata dalla commissione congressuale. Per qualsiasi chiarimento o questione vi è la commissione congressuale e vi sono gli organismi deputati al controllo e alla certificazione dei risultati. Tentare di delegittimare in questo modo il partito e il congresso è un atto irresponsabile nei confronti della nostra stessa comunità di iscritti e militanti che ha sempre vissuto con grande correttezza e serenità tutti gli appuntamenti congressuali in questi 10 anni. Spero che si possa, a partire da stasera, recuperare una capacità di dialogo e confronto, consapevoli che il nostro partito ha in sé organismi e strumenti per fornire a tutti le più ampie garanzie”.
Andrea Calcagnini sulla stessa onda: “Leggo con molto sconcerto e grande stupore le parole di Nicoletta Zuliani – posta anche lui su Facebook – circa la esistenza di brogli che sarebbero avvenuti durante le operazioni di voto del congresso provinciale del PD nel circolo di Maenza. Ricordo a Nicoletta, e a tutti, che esiste una commissione provinciale per il congresso, cui lei stessa era membro prima di candidarsi, che ha proprio la funzione di vigilare sull’attività congressuale che avviene nei circoli della provincia. Tale funzione di controllo viene esercitata anche durante le operazioni di voto con la nomina da parte della suddetta commissione in ogni circolo di un garante che sovraintende e verifica che tutte le fasi congressuali avvengano in armonia e secondo i dettami del regolamento per il congresso. Il garante è stato nominato anche per il circolo di Maenza ed era presente a tutte le operazioni che sono state svolte, senza ombra alcuna, nella giornata congressuale ed è persona la cui rettitudine, moralità e correttezza non può essere messa in discussione da alcuno. Per questo le parole di Nicoletta Zuliani appaiono, se possibile, ancora più gravi di quel che già sono visto il discredito che gettano su tutto il Pd. Non si può non pensare che le affermazioni della candidata siano dettate più che altro da una non celata preoccupazione per risultati non in linea con le aspettative e siano il tentativo di precostituire argomento giustificativo ai risultati che verranno nei congressi che ci saranno nel prossimo fine settimana”.
Insomma, candidati ai ferri corti per la guida del Partito democratico. E il clima per affrontare le prossime regionali non è dei migliori. Su Latina soffia il vento del civismo, alimentato dal presidente uscente Nicola Zingaretti e dal senatore Claudio Moscardelli, che certo non perdono occasione, con delicatezza elefantiaca, per azzerare ad ogni passo l’attività messa in campo dai consiglieri comunali del Pd in ambito amministrativo.