Il Campus Internazionale di Musica organizza a Latina, presso il Circolo Cittadino Sante Palumbo, sei concerti il venerdì pomeriggio dal 29 ottobre al 3 dicembre (ore 18, ad eccezione del primo che sarà ore 21). “I concerti d’autunno” animeranno la vita musicale della città affidandosi al talento di giovani interpreti, molti dei quali provenienti da due fra le più importanti scuole e accademie di musica in Italia, la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano, con cui il Campus ha avviato una collaborazione già dall’ultima edizione del Festival Pontino, e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Alcuni dei più promettenti talenti italiani si confrontano con il grande repertorio della musica da camera, spaziando da Beethoven a Šostakovič, con incursioni nella musica jazz, nella contemporanea e nel belcanto italiano.
“Dopo aver svolto a luglio il 57° Festival Pontino e i Corsi di Sermoneta, il Campus rinnova a Latina l’esperienza dei concerti d’autunno al Circolo Cittadino – spiega Elisa Cerocchi presidente del Campus Internazionale di Musica di Latina –. Non poteva mancare in questa occasione un piccolo omaggio all’Istituto di Studi Musicali Goffredo Petrassi, di cui cade quest’anno il trentennale della legge fondativa. L’Istituto custodisce i Fondi manoscritti di alcuni importi compositori del Novecento, fra cui Goffredo Petrassi e Barbara Giuranna, di cui avremo modo di ascoltare alcune composizioni. Sono in programma anche tavole rotonde dedicate all’Istituto di cui sarà pubblicato presto il calendario. Un pensiero va anche al Maestro Luis de Pablo, che ci ha lasciati improvvisamente. Desideriamo dedicare a lui questi nuovi concerti: siamo certi che apprezzerebbe una stagione che ha tanti giovani protagonisti.”
Si inizia venerdì 29 ottobre con il Trio Lindo, formazione jazz nata in seno alla Scuola milanese dove si sta perfezionando. Titolo del loro concerto “Ingredienti latini per una simbiosi”, un viaggio sonoro tra jazz, afro e ritmiche di ispirazione afrolatine, il cui il Trio reinterpreta celebri brani di compositori che hanno fatto la storia, tra cui Dizzy Gillespie, Horace Silver, Sonny Rollins sino ad arrivare agli attuali Michel Camilo e Chuco Valdés.
Il 5 novembre toccherà a Erik Bertsch, pianista olandese, italiano di adozione, apprezzato interprete della musica d’oggi. Nel programma scelto, alterna il repertorio dell’Ottocento alla musica del XX e XXI secolo. Da una parte i 6 Klavierstücke op. 118 di Brahms e la Seconda Ballata di Liszt, dall’altro l’omaggio a Goffredo Petrassi compositore profondamente legato alla storia del Campus che ne detiene il fondo musicale nell’istituto che porta il suo nome. Di Petrassi si ascolteranno due Invenzioni, la n. 6 e la n. 4. Completa il programma Two Thoughts about the Piano di un altro amico del Campus qual è stato l’americano Elliott Carter.
Dai Corsi di Alto Perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia provengono i cinque musicisti che si altereranno sul palco per il concerto del 12 novembre. Anna Chulkina, Alfredo Pirone e Carlo Angione eseguono il celebre Trio op. 97 di Beethoven detto “L’Arciduca”. Nella seconda parte del programma, con Carlo Angione al pianoforte troviamo Gaia Paci e Chiara De Santis per il raffinato Trio in la minore di Maurice Ravel.
Il 19 novembre spazio al Quartetto con pianoforte, con il Quartetto Hayenz. Nato nel 2020, fra le mura della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, è cresciuto sotto la guida di Silva Costanzo e Carlo Feige, e si sta perfezionando con Marco Zuccarini in collaborazione con Fondazione Accademia Internazionale di Imola. Giulia Gambaro, Giulietta Bianca Bondio, Andrea Stringhetti e Marco Drufuca eseguono il Quartetto in mi bemolle maggiore WoO 36 n. 1 di Beethoven e il Quartetto n. 1 in sol minore op. 25 di Brahms.
Il 26 novembre si torna alla formazione in Trio. Matteo Calosci, Ludovico Armellini e la sorella gemella Leonora Armellini, formano il Sergej Piano Trio. Ad accomunare i tre, come raccontano loro stessi, è la grande passione per la musica da camera. Costituitosi nel 2020 il Trio si sta perfezionando con Carlo Fabiano all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Programma dedicato agli autori russi con il Trio elegiaco n. 1 in sol minore di Rachmaninov e il Trio n. 1 op. 8 di Šostakovič. Completa il programma Mendelssohn, con il Trio n. 1 in re minore op.49.
Ultimo appuntamento il 3 dicembre con la voce di Maria Emanuela Digregorio, soprano vincitrice della prima edizione del Premio Enrico Toti nel 2016. Accompagnata al pianoforte da Ju Hee Lee, propone una carrellata di bel canto italiano, con alcune delle più celebri arie delle opere di Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Leoncavallo e Puccini. Omaggio anche all’operetta di Franz Lehár e una rarità, l’esecuzione del Lamento di donna abbandonata di Barbara Giuranna, custodito nel Fondo Giuranna dell’Istituto Petrassi. Il concerto è in collaborazione con l’Associazione Enrico Toti, che promuove la rassegna “Musica su Roma”.