L’urbanistica di Latina nell’era di Coletta è figlia di strumenti urbanistici che Lbc non ha voluto modificare, dando continuità alle scelte del passato. E’ quanto afferma il consigliere comunale Matteo Coluzzi, alla luce della variante in Q3 che solleva molti dubbi anche in termini di utilità di ulteriori volumetrie commerciali in via del Lido e alle parole dell’assessore Francesco Castaldo con le quali oggi, in question time, ha sostanzialmente sbloccato cubature commerciali per la sede del centro meccanografico. “Lo slogan ‘Latina Città del Novecento’ – attacca Coluzzi – risultava forse ideologicamente indigesto a questa maggioranza, che ha pensato ‘bene’ di cambiarlo in ‘Latina Città dei Diritti (diritti di chi?, ndr)’. Il prossimo step sarà ‘Latina Città dei Centri Commerciali’? Capiremo al prossimo question time se Latina Bene Comune ha finalmente compreso che il proprio l’immobilismo, in particolar modo quello legato alla pianificazione, sta diventando sempre più deleterio per la città di Latina”.
Coluzzi tira in ballo il prossimo question time perché proprio oggi ha depositato un’interrogazione, rivolta al sindaco e alla giunta, relativa allo stato attuale dell’iter intrapreso dall’amministrazione, finalizzato all’attuazione degli indirizzi contenuti nella Legge Regionale sulla rigenerazione urbana e recupero edilizio. Ad oggi, secondo il consigliere di minoranza, non c’è stato da parte di Latina Bene Comune “nessun adempimento finalizzato a risolvere le criticità inerenti la pianificazione e nessuna concreta dichiarazione di intenti a tal riguardo”. Ufficio di piano? Rivisitazione critica dei piani annullati? Delibera di indirizzo approvata il 9 novembre 2018? Fumo negli occhi per il consigliere Coluzzi: per l’ufficio di piano si sta ancora predisponendo una delibera generale di indirizzo; della rivisitazione critica dei piani annullati la nuova stesura è ancora invisibile, del tutto inutile la delibera di indirizzo del 9 novembre scorso, nella quale viene citata la rigenerazione urbana senza alcuna consistenza.
“La legge regionale numero 7 del 18 luglio 2017 – spiega Coluzzi – detta disposizioni ordinarie finalizzate ad incentivare la razionalizzazione del patrimonio edilizio esistente, promuovere la riqualificazione di aree urbane degradate e di tessuti edilizi disorganici o incompiuti e riqualificare edifici a destinazione residenziale e non residenziale mediante interventi di demolizione e ricostruzione, adeguamento sismico e efficientamento energetico”.
“Generazione per Latina” – associazione di Cui Coluzzi è coordinatore – più volte ha invitato l’amministrazione a confrontarsi rispetto ai temi dell’urbanistica locale, in particolar modo nella direzione della salvaguardia e dello sviluppo consapevole del territorio.
“L’atteggiamento di Lbc – critica Coluzzi – è sotto gli occhi di tutti: una chiusura totale figlia di una mancanza di idee e molto probabilmente anche di lungimiranza nell’immaginare quella che sarà Latina nei prossimi decenni. Mai alcun dibattito su indirizzi a scala urbana ma solo interventi puntuali. L’obbiettivo della interrogazione è dunque quello di capire quanto si sta facendo nell’ottica della ‘Rigenerazione urbana’”. E poiché al momento si vedono all’orizzonte soltanto cubature commerciali, Coluzzi si chiede se Lbc è lo stesso movimento che in campagna elettorale parlava di “volumetria zero” andando contro ogni logica di cementificazione? “Quando si inizierà a parlare di città? Capiremo nel prossimo question time se Latina Bene Comune, alla luce anche delle recenti notizie, ha finalmente compreso che il proprio l’immobilismo sta uccidendo Latina”.