Oltre otto milioni di euro per un’incompiuta senza senso. E’ la storia della cittadella giudiziaria di Latina tornata alla ribalta domenica 24 luglio 2016 a seguito di un vasto incendio che l’ha messa a dura prova. L’edificio allo stato grezzo, posto al centro di un cantiere abbandonato da dieci anni per mancanza di fondi, ha rischiato il crollo. Una fine indegna per il denaro pubblico che doveva servire per la realizzazione della nuova sede della Procura e consentire così il trasloco degli uffici da via Enzio che costano al Comune circa 300mila euro all’anno per l’affitto. Per completare l’opera servirebbero altri soldi, ma…
Il senatore pontino Claudio Moscardelli, all’indomani del rogo che ha rappresentato un serio pericolo anche per le palazzine vicine e gli abitanti, aveva preannunciato un’interrogazione al ministro della Giustizia Andrea Orlando, già al corrente da marzo scorso della situazione del cantiere di viale Le Corbusier ma che nessuna risposta aveva fornito alla città di Latina. Ora l’interrogazione è ufficiale e porta la firma di un parlamentare di maggioranza, membro della commissione antimafia.
“I cantieri della Cittadella giudiziaria sono fermi dal 2006 – scrive Moscardelli nell’atto -, i fondi del Ministero sono finiti, mentre quelli spesi rischiano di essere persi per il progressivo deterioramento della struttura rimasta allo stato di cantiere. Deterioramento provocato da agenti atmosferici e da ripetuti atti di vandalismo, a cui oggi si sommano gli effetti dell’incendio. Per la costruzione del nuovo Palazzo di Giustizia, la cui realizzazione si è interrotta alla prima fase, le somme già finanziate ammontano a 8.196.170,98 euro, mentre quelle necessarie per il completamento sono di altri 6.279330,63 euro. Il Comune di Latina paga, per i fitti dei locali che attualmente ospitano gli uffici giudiziari, 300 mila euro all’anno con una spesa complessiva di 10 milioni di euro in più per la non realizzazione dell’opera. Più volte ho sollecitato il ministro di Grazia e Giustizia per un intervento al fine di non rendere vani gli investimenti fino ad ora attivati e di rendere un servizio per il sistema giudiziario di Latina su cui gravano, oltre a carenze di personale, una strutturale difficoltà logistica con ripercussioni gravi anche sui tempi di risposta da parte del Tribunale ai cittadini. Alle mie sollecitazioni non sono seguite risposte e scelte operative che hanno ulteriormente determinato uno stato di incertezza negli operatori e nella comunità pontina, e con grave danno per l’inutilità degli investimenti già effettuati”.
Ed ecco, dunque, che Moscardelli chiede al Ministro Orlando cosa intende fare per evitare che ingenti investimenti siano vanificati dal blocco del cantiere e dalla incuria in cui versa l’immobile e quali impegni finanziari possa assumere il Governo per rendere funzionale l’opera in tempi rapidi.