Elvio Vulcano, segretario generale provinciale di Latina del Movimento dei Poliziotti Democratici e Riformisti, esprime viva preoccupazione per l’unificazione del servizio dei centralini della Prefettura e della Questura “di prossima attuazione”… “attraverso sconosciuti progetti”. Per Vulcano l’attuazione di questo accorpamento non comporterebbe alcun vantaggio, in tema di recupero di personale da adibire ad altro servizio, ma al contrario “potrebbe mettere in serio pericolo la sicurezza nel territorio pontino”. Il segretario generale di Mp trova spunto nel ricorrente tema del terremoto e delle catastrofi connesse per avvertire sul rischio dell’unificazione delle sale operative.
“La Prefettura di Latina – spiega Vulcano – ha nella sua organizzazione interna un servizio di centralino e telegrafo (mail di emergenza), che sostanzialmente agisce da sala operativa. E’ un vero e proprio punto di riferimento per i nostri connazionali e per gli stranieri, per le Istituzioni a qualsiasi titolo presenti nel territorio (enti locali, consorzi, comunità montane ecc.). In altri termini, è il principale porto sicuro di tutte le attività più vicine al cittadino. Infatti: è di ausilio tecnico-operativo alla sala operativa per il coordinamento delle emergenze di protezione civile; dispone l’impiego di elicotteri e di mezzi navali per il “118”; è punto di riferimento di tutte le forze dell’ordine sul territorio; diffonde in modo capillare i bollettini di allerta-meteo e di attenzione idrogeologica; ha competenza in merito alla viabilità per l’emergenza; coordina la ricerca di persone scomparse. Per ultimo, in caso di emergenza, sostituisce le altre sale operative. È proprio in caso di terremoto che essa si attiva immediatamente, per poi collaborare con l’unità di crisi della protezione civile”.
La Questura di Latina, invece – sottolinea Vulcano – non dispone di un servizio di centralino, ma solo del servizio di “113” (attività di primo soccorso e sicurezza pubblica , con immediata risposta alle chiamate di emergenza dei cittadini, e attività di coordinamento delle pattuglie e di altri mezzi di soccorso sul territorio).
Il Movimento dei Poliziotti Democratici e Riformisti si chiede a chi verrebbe data la priorità in caso di emergenza concatenata di protezione civile e di Polizia.
“Come dicevano gli antichi latini – conclude Vulcano – ‘cui prodest’ (a chi giova) un simile progetto? Pertanto, attraverso la mia voce di segretario provinciale, l’Mp sottolinea la propria preoccupazione in ordine all’ipotizzata realizzazione del programma di unificazione dei due centralini, ma confida nel buon senso dei vertici delle Istituzioni“.