Il centro commerciale al posto del centro meccanografico di Latina è conforme al Piano particolareggiato edilizio del comparto C2/A. Lo ha detto questa mattina l’assessore all’urbanistica Francesco Castaldo in risposta all’interrogazione della consigliera dem Nicoletta Zuliani sull’argomento. Al question time il delegato del sindaco ha riproposto la relazione dell’ufficio urbanistica in base al quale l’intervento proposto dalla società Unifim spa rientra nell’edilizia speciale che trova riscontro al punto 7, comma III, della relazione illustrativa – Carattere del Piano – Destinazioni d’uso, dove all’interno della categoria di edilizia speciale sono previste come categorie primarie , quella direzionale (uffici statali e parastatali etc,), commerciale e di pubblico esercizio e svago (impianti per lo sport ed il tempo libero).
L’assessore ha fornito anche alcuni dettagli del progetto proposto dalla Unifim per la realizzazione del centro commerciale con superfici medie e grandi di vendita. La richiesta di permesso a costruire presentata a maggio 2018 riguarda opere edilizie relative alla sostituzione di parte della volumetria presente al 2° piano del corpo centrale dell’esistente complesso edilizio avente un’altezza pari a 3 piani fuori terra, e conseguente integrazione edificatoria di detta volumetria al piano terra dello stesso fabbricato.
Relativamente all’area interessata, mantenuto inalterato l’accesso al lotto lungo viale Nervi, vengono proposti un ingresso principale lungo via Strasburgo e due accessi lungo viale Le Corbusier (di cui uno per il carico e scarico merci). “L’intera area sarà rimodellata – ha assicurato l’assessore Castaldo – con l’inserimento di parcheggi nella misura prevista dalle normative e di aree destinate a verde”.
Al pianterreno sono previsti due locali commerciali e tre locali di deposito: la superficie in ampliamento prevista è pari a 3.372 metri quadrati, mentre l’intera superficie del piano terra, oggetto di intervento è pari a 7.049 metri quadrati. Alle parti ampliate del pianterreno corrisponde al primo piano, secondo il progetto, una terrazza di pari superficie. Al secondo piano, eliminate le volumetrie “spostate” al pianterreno, è prevista la ristrutturazione di quelle rimanenti con la creazione di spazi aperti e coperti per attività di svago, impianti e attrezzature per lo sport attive e il tempo libero.
Stante all’asserita conformità al Ppe, l’assessore Castaldo ha preannunciato che il progetto presentato dalla società Unifim sarà affrontato per quanto riguarda gli interventi di edilizia e ristrutturazione dagli uffici dell’urbanistica e per quanto riguarda gli aspetti commerciali dall’ufficio del Suap anche in riferimento alla normativa regionale, in risposta ad uno dei quesiti posti dalla consigliera Zuliani.
In corso di definizione la convenzione tra il Comune e la Unifim, ha detto Castaldo, che prevederà – ha anticipato – gli stessi criteri di quella stipulata in occasione della realizzazione del centro meccanografico.
La consigliera aveva anche chiesto se corrispondeva “al vero la circostanza in base alla quale per l’istruttoria della pratica in questione, presso il servizio Edilizia Privata, sia stato dato incarico ad un tecnico esterno, ex dipendente del Comune ora in pensione, che avrebbe svolto il lavoro richiesto, presso la stanza del dirigente, nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 13”. Risposta affermativa, anzi no.
L’assessore Castaldo sul punto ha detto che per istruire la pratica ci si è rivolti all’ex dipendente architetto Bruno Manzo, a titolo amicale, unica memoria storica del centro meccanografico che è stato consultato tre volte. “L’architetto Manzo è stato presente negli uffici nei giorni di chiusura al pubblico – ha precisato Castaldo -, è chiaro che se dovesse servire ulteriormente la sua consulenza sarà necessario regolarizzare la sua posizione con un incarico formale”.
La consigliera Zuliani, pur ringraziando l’assessore Castaldo, si è dichiarata insoddisfatta della risposta alla sua interrogazione. “E’ sconsolante prendere atto che spesso il problema della memoria storica venga affrontato con relazioni amicali e favori con chi ha lavorato qui in precedenza come se fosse un’associazione di amici. L’ufficio Espropri tra pochi mesi verrà smantellato; l’unico con memoria storica decennale andrà in pensione e attualmente non è affiancato da nessuno ai cui poter lasciare le consegne. E’ una piaga. Se non si pone rimedio adesso, non ne usciremo fuori”, ha replicato Zuliani sul caso di Manzo. E poi l’affondo sulla non visione di città: “Si sta accogliendo la richiesta di una media-grande struttura commerciale. Ne abbiamo bisogno? Abbiamo deciso che Latina diventi un mega centro commerciale? Si può essere d’accordo o oppure no, ma non è questo il punto. L’importante è che non si diano risposte a spot, che assecondino questo o quel progetto. Per nome e per conto dei miei elettori chiedo a questa amministrazione una visione chiara ed organica del futuro per questa città”.