Un esemplare di “Ibis eremita”, ritrovato a Terracina, è in cura dal 10 ottobre scorso presso il Centro recuperi per la fauna selvatica gestito dai militari forestali del Reparto carabinieri biodiversità di Fogliano e presto tornerà a volare. Si tratta di un uccello appartenente a una specie a grave rischio di estinzione. Il volatile verrà presto portato a ricongiungersi con il resto dello stormo.
Ibis Eremita
L’Ibis eremita è considerata specie a grave rischio d’estinzione, inserita nella lista rossa dell’Iucn (Unione mondiale per la conservazione della natura) allo stato selvatico è presente con una piccola popolazione stanziale in Marocco, un altro piccolo nucleo in Turchia ed in Siria. In europa è completamente scomparsa.
La tutela della biodiversità
La tutela della biodiversità è al centro dell’attività del Reparto carabinieri di Fogliano che gestisce un territorio complesso, in cui la presenza di laghi salmastri, pantani ed acquitrini d’acqua dolce, uniti alla vicinanza col mare offre una notevole gamma di ambienti diversi, tali da offrire gli spazi più adatti ad ogni specie legata alle zone umide. Nel borgo di Fogliano, presso la sede del Reparto carabinieri.
Il progetto Waldrapp-team
Per il nuovo ospite i militari si sono basati sul progetto Waldrapp-team, nato nel 2002, la cui finalità principale consiste nel testare la possibilità di ricreare una popolazione migratrice di Ibis eremita. Prevede l’allevamento dei nidiacei, provenienti dai vari zoo coinvolti, affidandoli a delle “madri adottive” umane che poi, con l’ausilio di un deltaplano, li guidano nella prima migrazione, dalla Baviera alla Toscana. E’ qui, nella laguna di Orbetello, che i giovani Ibis dovrebbero svernare. Ogni esemplare è munito di anello e di rilevatore gps per consentire ai ricercatori di seguirne gli spostamenti. I reparti biodiversità svolgono, a livello naturalistico, un ruolo di estrema importanza per la conservazione. In particolare, gli uffici situati lungo la fascia costiera consentono di raccogliere dati sulle presenze dei migratori, contribuendo ad incrementare la banca dati che rappresenta il punto di partenza per lo studio delle migrazioni. Il misterioso meccanismo che porta ogni anno centinaia di migliaia di uccelli a compiere spostamenti lunghissimi da un continente all’altro affascina da sempre l’uomo, che un tempo vi leggeva segnali e profezie, e che oggi cerca di scoprire la misteriosa spinta che muove questi viaggi. Il progetto del Waldrapp-team è incentrato proprio su questo argomento, concentrando lo sforzo congiunto di più paesi per guidare i giovani ibis nel loro volo. Nel 2003 è stata avviata la prima migrazione guidata dall’uomo. Dalla Baviera un gruppo di Ibis Eremita avrebbe dovuto seguire in volo i genitori adottivi che a bordo di due deltaplani a motore li avrebbero guidati verso la laguna di Orbetello. Da allora, ogni anno i giovani Ibis vengono accompagnati nel loro primo volo verso la Toscana.