“Nonostante gli sforzi compiuti nel corso dell’ultimo periodo, volti al coinvolgimento di imprenditori locali disposti a far affluire nuove risorse nelle casse della società sportiva, nessun operatore economico del luogo si è reso disponibile ad effettuare tale intervento, rendendo obbligata la scelta di una cessione delle quote ad una cordata di soggetti che non sono espressione del territorio pontino”. Antonio Aprile, all’indomani dell’assemblea dei soci della U.S. Latina Calcio indetta per l’approvazione del bilancio giustifica così la sua fuoriuscita dalla compagine societaria ceduta alla cordata di Anzio che ha rilevato la società con forti perdite di esercizio accumulate nel corso delle stagioni precedenti.
“Com’è noto la legge impone, in questi casi, la ricapitalizzazione della società mediante il ripianamento delle perdite e la ricostituzione del capitale sociale ovvero, in mancanza, l’adozione dei provvedimenti consequenziali – afferma l’avvocato Luca Giudetti – . Ai nuovi soci Aprile formula – mio tramite – il proprio sincero augurio di una proficua gestione, che consenta il raggiungimento al club neroazzurro dei più prestigiosi risultati sportivi. Nel contempo, egli desidera esprimere il proprio rammarico per la mancata determinazione delle condizioni affinché il Latina Calcio, che rappresenta anche un patrimonio della città, restasse nelle mani di operatori legati al territorio. Un ringraziamento particolarmente sentito Aprile intende esprimere ai tesserati, ai dipendenti della società, agli sponsor, ai consulenti e a tutti gli sportivi che hanno sostenuto gli sforzi intrapresi, in un momento particolarmente delicato della vita del club”.