Il Partito Comunista torna sul degrado del verde pubblico di Latina. Dopo l’intervento di Sergio Sciadone che a seguito della caduta del pino davanti all’istituto Vittorio Veneto aveva affermato che “gli alberi non cadono per caso” e dopo l’episodio di domenica scorsa che suo malgrado lo aveva portato in via Nascosa, questa mattina i militanti del Partito Comunista e del Fronte della Gioventù Comunista, in polemica con l’amministrazione comunale di Latina, hanno affisso su parte delle piante del parco comunale “Falcone-Borsellino” cartelli che ne indicano lo stato di salute. Su alcune piante spicca la dicitura “questa pianta è pericolosa”, quelle a rischio di stabilità o rottura rami, su altre è stato affisso il cartello “questa pianta è malata” e su quelle che sono ormai secche, alcune da un paio di anni, il cartello reca la dicitura “questa pianta è secca non spogliante”.
“L’iniziativa – spiega una nota stampa – è una denuncia dello stato di abbandono del parco e del verde in generale. Pare che a Latina la manutenzione del verde inizi e finisca con lo sfalcio dell’erba quando ha superato abbondantemente i cinquanta centimetri. In questi due anni abbiamo visto l’amministrazione prodigarsi in piantumazioni di fuscelli, in alcuni casi senza criterio, insieme ad associazioni di volontariato ma di manutenzione al patrimonio arboreo esistente neanche l’ombra. La cosa che ci ha lasciato stupiti è che i cinquanta cartelli preparati non siano bastati a segnalare tutte le essenze con problematiche, in alcuni casi anche molto serie, e per non farci mancare nulla alla fine del nostro sopralluogo abbiamo dovuto scrivere un cartello ad hoc da affiggere su un pino: questa pianta è caduta. Abbiamo ritenuto di doverlo segnalare dato che il pino è in terra e che forse non ci ha fatto caso nessuno. Sono inoltre presenti nel parco piante con nidi di processionaria, insetto urticante, pericoloso per gli animali ed in alcuni casi anche per l’uomo. Speriamo di essere stati utili all’amministrazione comunale visto e considerato che lo stato di abbandono rischia, se nessuno dovesse intervenire, di snaturare l’architettura stessa del parco oltre ad essere un reale pericolo per l’incolumità dei cittadini”.