Sigilli e polemiche attorno alle strutture sportive comunali. Nell’ambito della serie di accertamenti avviati già da tempo dagli uffici di piazza del Popolo con il comando di polizia locale, nel pomeriggio di oggi, gli agenti hanno fatto scattare i sigilli all’interno dell’impianto sportivo “Mario Zago” di via Ezio, quello gestito dalla Asd Latina Insieme, la società di baseball che milita nel campionato di Serie B. Le verifiche dei vigili urbani sono state avviate alcune settimane fa su tutte le strutture di proprietà del Comune e affidate, in via ufficiale ma non sempre, a società sportive, circoli e associazioni. Con la caduta dell’amministrazione comunale e l’arrivo del commissario prefettizio, la macchina de controlli si è messa in moto per andare a verificare, dopo i casi più discussi della piscina comunale e dello stadio Francioni, una per una tutte le situazioni che si sono venute a creare dopo decenni di omessi controlli.
IL BASEBALL NEL MIRINO In particolare, l’ordine del commissario Giacomo Barbato è stato quello di accertare i titoli di concessione nonché la situazione legata al pagamento delle utenze e ad eventuali situazioni di subaffitto mai autorizzate. Un caso particolare però è proprio quello che ha fatto scattare i sigilli nel pomeriggio di oggi. Alla società di baseball infatti, a cui è stato contestato un abuso edilizio, è stato posto sotto sequestro un locale magazzino che si trova nelle pertinenze degli spogliatoi e in cui venivano custoditi gli attrezzi utilizzati per la manutenzione del campo. Un provvedimento che però ha mandato su tutte le furie il presidente della società, Mauro Bruno. “Questi sigilli – attacca il numero uno del club – sono il risultato di una svista clamorosa. Quei lavori a cui adesso i vigili fanno riferimento sono gli stessi a cui il personale del Comune ha assistito il 9 maggio 2015 (circa 4mila euro spesi dalla nostra associazione) e consistiti nella posa in opera di siporex al posto di muri danneggiati e di finestre e porte divelte.Tutto con l’obiettivo di evitare altre occupazioni abusive e procedere così alla bonifica dei luoghi”. Mauro Bruno ricorda anche il blitz dei vigili il 5 aprile dell’anno precedente in cui si portò alla luce una situazione di grave degrado all’interno della struttura.I vigili nella loro relazione riferivano che “in particolare sono state divelte porte e finestre, rivestimenti bagno e cucina, impianti elettrici ed idrici….” E poi ancora nella relazione di servizio del 9 dicembre 2014 il servizio patrimonio scriveva “…… i locali si presentavano in cattivo stato manutentivo con parti quali finestre e muri danneggiati o asportati…” E adesso? Mauro Bruno conclude con amarezza.”Oggi per quei muri realizzati sono stati sequestrati i locali uso magazzino ed io in qualità di presidente della associazione risulto indagato per abuso edilizio”.