Era il 5 agosto scorso quando il sindaco di Latina ha annunciato il rinvio dell’apertura delle buste pervenute in Comune relativamente al bando europeo per il servizio di igiene urbana della città. Erano i giorni in cui l’assessore all’Ambiente Roberto Lessio si era fatto promotore della gestione in house utile, secondo il suo convincimento, al raggiungimento del 65% di raccolta differenziata, stabilito per legge, che al contrario il bando in corso non poteva garantire. Lessio in buona sostanza aveva bocciato il bando del commissario Giacomo Barbato, già bollato in negativo da alcuni operatori del settore che avevano osservato una presunta limitazione dei principi di concorrenza nei criteri di selezione per la partecipazione alla gara. In una lettera indirizzata al dirigente del settore Ambiente, il sindaco Coletta il giorno precedente – 4 agosto – aveva scritto che “da più parti” erano “state sollevate osservazioni sulla correttezza del bando stesso, come noto relativo ad un settore dell’attività amministrativa particolarmente attenzionato circa il rischio di infiltrazioni e illegalità (questione oggetto di un’interrogazione del Pd che ancora non ha trovato risposta, ndr). Dunque, la sospensione dell’apertura delle buste e contestuale richiesta di parere all’Anac sulla regolarità del bando. Nessun equivoco. Il sindaco lo aveva annunciato e Lessio lo aveva confermato.
E’ di oggi un’interrogazione del consigliere democratico Nicoletta Zuliani che chiede conto di quel famoso parere Anac, atteso che ad oggi il bando resta bloccato mentre si rincorrono voci di un altro cambio di vedute da parte dell’amministrazione sulla gestione di uno dei servizi più importanti per la città, 120 milioni di euro, orientato verso Formia per un servizio intercomunale.
“È stato inviato o no all’Anac il bando di gara per la gestione dei rifiuti del Comune di Latina?” A porsi la domanda, appunto, è Zuliani che, per saperlo, ha depositato un’interrogazione rivolta all’assessore all’Ambiente Roberto Lessio e che sarà in discussione nella seduta del question time che si terrà fra due settimane.
Secondo la consigliera democratica, che è anche presidente della commissione Trasparenza, non ci sarebbe stata sufficiente chiarezza sulla questione da parte dell’amministrazione comunale.
Secondo Zuliani, “in base alle dichiarazioni discordanti fatte dall’assessore Lessio e dal sindaco Coletta sull’invio del bando all’Anac, sarebbe venuta a crearsi una confusione tale da mettere a serio rischio il principio della trasparenza amministrativa”. “In numerose occasioni, infatti, l’assessore all’Ambiente avrebbe detto che il bando era stato inviato all’autorità anticorruzione e, addirittura, che si attendeva una risposta da essa – spiega l’esponente del Pd -. Il sindaco, invece, in un’intervista successiva a quelle dichiarazioni, aveva detto ad un giornale che il bando all’Anac non era stato ancora inviato (in realtà il giorno successivo, intervistato da altra testata, aveva detto l’esatto contrario: un motivo in più per chiarire, ndr)”.
Zuliani pone una serie di domande all’assessore e al sindaco – l’interrogazione è infatti indirizzata ad entrambi – tra le quali spicca quella relativa alla sospensione del bando di gara europeo per l’affidamento del servizio, giustificata proprio dall’intenzione di chiedere un parere preventivo all’Anac nel merito.
“Il sindaco Coletta – ha commentato Zuliani – ha fatto della Trasparenza uno dei suoi cavalli di battaglia in campagna elettorale ed anche successivamente alla sua elezione, addirittura nominando un assessore con una delega dedicata. Adesso è ora di dimostrare che quelle non erano soltanto belle parole che, alla prova dei fatti, non trovano riscontro. Il sindaco – ha aggiunto – ha il dovere morale di far capire ai cittadini quali sono le reali intenzioni dell’amministrazione per un bando che vale quasi centoventi milioni di euro. E se il bando all’Anac non è stato inviato, ha anche il dovere di spiegarci perché questo non è stato fatto”.