Auto e cassonetti alle fermate dei pullman. Non c’è angolo della città di Latina in cui l’inciviltà non trovi parcheggio. La sosta selvaggia è libera. Accade sulle strisce pedonali, davanti agli scivoli per le persone disabili, in doppia fila. Ma quella alla fermata degli autobus è diventata un fenomeno fuori controllo, comportando problemi di viabilità e di sicurezza stradale, nonché forte disagio per gli utenti del servizio di trasporto pubblico con difficoltà di deambulazione, vale a dire anziani, persone con handicap fisico.
Le foto di seguito pubblicate sono state scattate nelle ultime settimane. La pratica scorretta non è un’esclusiva prerogativa del singolo cittadino, incentivato dalla scarsa sensibilità individuale e da controlli insufficienti a disarticolare il malcostume diffuso della sosta selvaggia. La presenza di cassonetti per i rifiuti urbani alle fermate degli autobus mostrano quanto l’istituzione sia distratta. Un’amministrazione che predica la filosofia del bene comunale dovrebbe dare, per prima, il buon esempio. L’azienda speciale Abc, acronimo di Azienda dei beni comuni, dovrebbe fare altrettanto. Via i cassonetti dalle fermate e poi il resto, magari attivando un piccolo plotone della Polizia Locale a caccia del furbetto del parcheggio. Un giro di vite di un paio di settimane potrebbero anche bastare a fare da deterrente. Chissà.
A chi pensa che sollevare il problema delle fermate occupate da auto e cassonetti suggeriamo di fare un giro sui mezzi del trasporto pubblico, e soprattutto del trasporto pubblico locale le cui fermate sono disseminate per l’intera città dal centro al mare, da Latina Scalo ai borghi. Si accorgerà che il mancato accostamento del pullman al marciapiede comporta problemi nella “calata” delle pedane. Si accorgerà che scendere in mezzo alla strada tra l’autobus e auto e cassonetti in sosta è altamente rischioso, così come salire sul mezzo fuori da una zona di sicurezza.