Anche la Provincia di Latina osserva il Piano del Parco, adottato dalla Regione Lazio il 25 luglio scorso. Oggi all’albo pretorio dell’ente di via Costa è stato pubblicato l’atto, dato 18 ottobre 2017, del Settore Pianificazione urbana e Viabilità indirizzato all’Ente Parco Nazionale del Circeo perché si tenga contro che la strada Migliara 53 costituisce “un importante collegamento trasversale dei comuni di Sabaudia, Pontinia e Priverno, agganciandosi alla rete stradale longitudinale costituita dalla Pontina 148, l’Appia e la Monti Lepini”.
L’atto, a firma dei dirigenti Nicoletta Valle e Angelica Vagnozzi, nel rivendicare la proprietà provinciale della strada, va a contestare la previsione inserita nel Piano del Parco di una limitazione del traffico e dell’elaborazione di un progetto per aumentare la connettività ecologica tra le due porzioni di foresta per il mantenimento dello stato di conservazione di specie ed habitat di interesse europeo. Aumento di connettività, tra gli obiettivi di alta priorità previsti nel Piano del Parco, che in parallelo con la riduzione del traffico lascia presupporre la definitiva chiusura della strada al traffico veicolare. L’osservazione al Piano del Parco presentata così dalla Provincia di Latina, coerentemente con pareri negativi già espressi nel 2011 durante l’iter di formazione del documento in questione, è simile ad altre osservazioni presentate da altri soggetti sulla Migliara 53 (ne abbiamo parlato in precedenti servizi).
“Pur condividendo l’obiettivo del Piano del Parco di riqualificazione ambientale del nucleo fondamentale della foresta planiziaria – si legge nell’atto oggi pubblicato dalla Provincia -, si ritiene che l’eventuale chiusura della strada provinciale nel tratto della strada Litoranea sino alla 148, inficerebbe il funzionamento dell’importante collegamento trasversale dei comuni di Sabaudia, Pontinia e Priverno, agganciandosi alla rete stradale longitudinale costituita dalla Pontina 148, l’Appia e la Monti Lepini. Si ritiene altresì che potrebbero essere considerate misure intese a ridurre al minimo l’impatto negativo creato dal traffico veicolare, ad esempio attraverso provvedimenti per la fauna, quali tunnel, presidi antirumore con sagome antischianto, in terrapieni in doppia terra rinforzata, muri cellulari rinverditi. Ad ogni modo – termina l’osservazione della Provincia – la chiusura del tratto stradale e la costruzione di viabilità alternativa dovrà essere eventualmente valutata con procedimento separato, coinvolgendo gli enti e tutti gli stakeholder per poter bilanciare i diversi interessi e opportunità”.