E’ partito da poco più di un mese anche a Latina, il progetto “Un amico in famiglia”, che garantisce assistenza domiciliare gratuita alle persone in difficoltà che hanno aderito al bando, grazie all’impegno delle cooperative sociale “La Guida” e “Vita Nuova” e al sostegno economico che arriva alle giovani operatrici che affrontano il tirocinio dalla Regione attraverso “Garanzia Giovani”.
“Accompagnami a fare la spesa, che oggi invece cucino io e mangiamo insieme” – ha affermato una signora 85enne parlando con la sua operatrice. In queste prime settimane di attività, infatti, spiegano gli operatori del servizio, si è constatato come le famiglie abbiano accolto positivamente il sostegno garantito dal progetto direttamente a casa propria, riscoprendo l’emozione di condividere con qualcuno la propria vita, anche se con qualche difficoltà, ritrovando la forza e la voglia di andare avanti.
Nell’ambito della sua prima fase di start up del progetto “Un amico in famiglia”, sono state scelte differenti tipologie di famiglie: dall’attività di assistenza socio assistenziale e socio sanitaria, all’assistenza domestica: igiene degli ambienti, preparazione dei pasti, spesa, rivolta agli anziani con disabilità più importanti e a quelli con disabilità più lievi, così come le attività di assistenza domiciliare per il dopo scuola per bambini e disabili. Come espresso dai responsabili del progetto Andrea Fanti, per Vita Nuova, Simone Di Marcantonio, per La Guida, e il garante della trasparenza del progetto Marco Nardecchia, l’obiettivo primario è stato quello di offrire, gratuitamente, questa importante opportunità alle famiglie con svantaggi o disabilità, che in questo modo avrebbero potuto accedere ad un supporto socio assistenziale senza sostenere alcun costo economico. “Con la buona volontà di chi ci ha lavorato e ci ha creduto – affermano i promotori del progetto – queste famiglie quindi godranno del servizio gratuito per sei mesi, il tempo del tirocinio delle giovani operatrici che con Garanzia Giovani riceveranno dalla regione Lazio una retribuzione per il loro operato”.