Diagnostica ad “alta tensione” a Latina. Il Centro per i diritti del cittadino torna sull’argomento ribadendo che se la Provincia di Latina dovesse re-incamerare gli 800mila euro, versati per i lavori di adeguamento della struttura messa a disposizione dal Comune di Latina per ospitare l’apparecchiatura ibrida Pet-RM Tesla 3, denuncerà il caso alla Corte dei Conti. Al pari lo farà qualora il Comune di Latina dovesse versare gli interessi sulle somme eventualmente restituite alla Provincia. Antonio Bottoni, responsabile della sezione pontina dell’associazione Codici, lo aveva già detto nei mesi scorsi ma oggi è voluto tornare sull’argomento dopo aver appreso dalla stampa che il sindaco Damiano Coletta avrebbe chiesto alla Provincia di Latina di rinunciare alla restituzione della somma di 800 mila euro.
La posizione assunta dal sindaco di Latina in merito al Centro di Alta Diagnostica è fonte di preoccupazione secondo Codici Latina: “Si tratta – spiega una nota stampa – non solo di impegni contrattuali e che, in quanto tali, vanno rispettati da tutti i soggetti interessati senza tentennamenti e senza modifiche rispetto agli impegni iniziali. Non si riesce a comprendere le reali motivazioni poste alla base della mutata posizione del Comune, e non vorremmo che fosse dovuto, tra l’altro, per favorire le aspirazioni di qualche personaggio, volte ad assumere il primariato di una struttura ove sarebbe allocata la diversa apparecchiatura oggi sponsorizzata dal dottor Coletta, funzioni di primariato che potrebbe non ottenere con la Pet-Rm. A parere di Codici, è enorme la responsabilità politica che il sindaco di Latina si sta assumendo, in quanto, di fatto, con la decisione di non far installare più tale apparecchiatura, potrebbe impedire di creare le condizioni per un potenziale sviluppo economico ed occupazionale non solo per la città di Latina, ma anche dell’intera territorio provinciale, soprattutto dopo un lunghissimo periodo di depressione imprenditoriale ed occupazionale. Tuttavia, alla responsabilità politica si aggiunge quella economica, in quanto, come già preannunciato lo scorso mese di gennaio, Codici è pronta a denunciare alla Corte dei Conti per danno erariale oltre che gli Enti di rispettiva appartenenza, i dirigenti amministrativi e politici sia personalmente che per la carica rispettivamente rivestita, che dovessero assumere la decisione di far variare l’apparecchiatura rispetto a quella per la quale sono stati spesi i soldi dei cittadini sia di Latina che della provincia. In special modo Codici ritiene opportuno ribadire che denuncerà alla Corte dei Conti per danno erariale la Provincia di Latina qualora dovesse re-incamerare la somma di 800 mila euro senza gli interessi di legge oppure denuncerà il Comune di Latina, qualora l’Ente dovesse versare gli interessi sulle somme eventualmente restituite alla Provincia”.
Bottoni, inoltre, fa sapere che Codici “si riserva una opportuna valutazione ai fini di una analoga denuncia, qualora il Comune di Latina dovesse optare per una diversa apparecchiatura o per una diversa collocazione della stessa, in quanto sino ad ora sono state spese ingenti somme per gli specifici lavori finalizzati all’allocazione del macchinario ibrido Pet-Rm Tesla 3 presso la struttura di via Lago Ascianghi, originariamente individuata per tale scopo”.