Anche il Comune di Latina ha partecipato alla Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fraternità che si è svolta oggi. Per il cammino si sono mobilitate in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale le Assessore a Welfare e Partecipazione Patrizia Ciccarelli e Cristina Leggio con delega alle Politiche Giovanili. Insieme con una quarantina di ragazzi e ragazze richiedenti asilo accolti nel capoluogo pontino nell’ambito del progetto Sprar hanno marciato da Perugia ad Assisi contro la guerra, la violenza, l’indifferenza, accogliendo l’invito del Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani promotore dell’iniziativa.
Centosessanta istituzioni locali tra Comuni, Province e Regioni hanno sposato la causa scegliendo di incamminarsi oggi sulla via della pace. L’adesione dell’Amministrazione Coletta, ratificata con delibera di giunta n.177 del 6 ottobre 2016, vuole essere un segno di impegno concreto rispetto ai principi e agli ideali che la Marcia propugna: “Dal 1961 la Marcia Perugia-Assisi è una grande iniziativa di educazione alla pace, alla fraternità e alla cittadinanza globale – sottolinea l’Assessore alle Attività Produttive e al Turismo Felice Costanti – in cui i nostri giovani hanno l’opportunità di sentirsi responsabili della storia e del processo di trasformazione del mondo, di scoprire il senso dell’impegno quotidiano per valori come il dialogo, la solidarietà, l’accoglienza, la non violenza. Come Amministrazione abbiamo valutato positivamente la decisione del Coordinamento di mettere alla testa della Marcia i Sindaci o loro delegazioni per chiedere che si torni ad investire sui Comuni in modo da rigenerare il tessuto delle comunità locali, sostenere le persone e le famiglie in difficoltà, investire sui giovani, creare uno sviluppo sostenibile. Abbiamo raccolto l’invito e non poteva essere diversamente considerata la presenza rilevante sul territorio di associazioni culturali e di solidarietà e ritenendo che tali iniziative rappresentino un importante veicolo di promozione dei valori della fraternità, del rispetto dei diritti umani, della tutela dei più vulnerabili, per il rilancio della cooperazione internazionale e per la sensibilizzazione sul tema della pace quale diritto fondamentale della persona e dei popoli”.