Si svolge sabato 28 maggio, a partire dalle 20 e trenta, presso l’hotel Europa a Latina, la serata conclusiva, ad ingresso libero, del concorso nazionale di video e cortometraggi Affetti Speciali, promosso dal centro Donna Lilith e rivolto ai giovani cineasti, donne e uomini, che vivono in Italia e che si sono espressi attraverso questo strumento per raccontare le relazioni affettive. Un modo speciale, sottolineano gli organizzatori dell’iniziativa, per promuovere la cultura della non violenza e valorizzare la produzione culturale delle donne.
La crescita culturale
“Il tema centrale del concorso è stato quello di evidenziare – dichiara la professoressa Maria Marinelli, Presidente del Centro Donna Lilith – quanto l’affettività, che è l’incontro con l’alterità, possa contribuire alla crescita culturale delle persone, a stimolare la capacità di riflessione e quindi a sradicare pregiudizi e stereotipi di genere. Questa è anche l’occasione di offrire alle ragazze e ai ragazzi l’opportunità di confrontarsi con modelli diversi per guardarsi reciprocamente al fine di contrastare e rimuovere gli stereotipi negativi”.
Registe donne: solo il 2 per cento
“Ovviamente, al concorso hanno partecipato sia uomini che donne, e non potrebbe essere diversamente, non potremmo mai essere noi del Centro Donna Lilith – prosegue Maria Marinelli – ad innalzare muri ad aggiungere steccati; noi, che da sempre siamo in prima linea per abbattere gli stereotipi di qualunque genere. A spingerci a scegliere un concorso di video-cortometraggi, ovvero ad esprimersi con il linguaggio cinematografico, è stata la constatazione, amara ma non sorprendente, che le donne, anche in questo ambito, sono pesantemente discriminate rispetto agli uomini. Basti pensare che la quota di mercato delle registe italiane è più o meno del due per cento contro il novantotto per cento di quella maschile. Né possiamo sottovalutare che, a parità di preparazione, le giovani cineaste hanno maggiore difficoltà ad accedere ai finanziamenti pubblici. Questo si trasforma in un circolo vizioso fortemente penalizzante per le donne. Noi, nel nostro piccolo, vogliamo contribuire ad accendere i riflettori sul tema. Abbiamo voluto titolarlo con un gioco di parole continua – Maria Marinelli – Affetti Speciali perché, e prendo in prestito le parole di una giovane studiosa del cinema italiano, Emma Gobbato: La visione di un film si trasforma, con le sue strategie di identificazioni, in un’esperienza intellettuale, in un’esperienza che si può definire affettiva, poiché il film stabilisce una prossimità, una vicinanza. Noi del Centro Donna Lilith, sabato, alla serata, che abbiamo voluto con ingresso gratuito alla proiezione dei lavori presentati, vogliamo condividere insieme alla città questa vicinanza, questa speciale prossimità affettività”.
I trent’anni di attività del Centro
Il concorso, Affetti Speciali è inserito nell’ambito delle celebrazioni del Trentennale del Centro Donna Lilith ed è stato seguito e supportato dal Festival Pontino del Cortometraggio diretto da Meri Drigo. Al video vincitore, oltre all’assegnazione del premio di mille euro, sarà consentito di apporre nei titoli di testa il logo del Centro Donna Lilith con la dicitura Vincitore del Concorso Affetti Speciali per i 30 anni dell’Associazione, ed entrerà automaticamente nel circuito documentazione storica del Centro Donna.
La giuria
Durante la serata della premiazione sarà presente la giuria del concorso composta da: Loredana Rotondo, presidente, Gaia Capurso, Arianna Forte, Ilaria Fraioli, Maria Marinelli, Anna Eugenia Morini, Barbara Pellegrini. La presidente di giuria, Loredana Rotondo, è la storica regista del film Processo per stupro, e capostruttura di Rai International e Rai Educational. “Il suo impegno professionale e di ricerca l’ha portata a realizzare, all’interno della struttura Rai, un gruppo di lavoro molto speciale, segnato dall’intreccio di relazioni femminili ed un’attenzione particolare alle storie passate e presenti delle donne: il primo esteso progetto di simbolico femminile realizzato in Rai”.