Matteo Adinolfi si prepara all’avventura europea pervaso da emozione e ansia: mercoledì primo viaggio a Bruxelles. Dopo dieci di giorni di graticola e la bella notizia giunta nella tarda serata di ieri dall’Ufficio nazionale elettorale, presso la Corte Suprema di Cassazione, che ha decretato il suo ingresso diretto al Parlamento Europeo, mantiene un tono di scaramantica prudenza: “Sono felice. Attendo il decreto della Corte d’Appello”, ha detto l’esponente pontino della Lega.
Lo abbiamo “stanato” all’uscita di un corso di lingua inglese: “Rispolvero il mio inglese – ha confessato il commercialista di Latina – in vista dell’insediamento a Bruxelles”. Capogruppo a Latina di “Noi con Salvini” lascerà lo scranno, ottenuto alle elezioni amministrative del 2016, a Vincenzo Valletta, dirigente della Lega e responsabile del carroccio per le problematiche dei borghi del capoluogo pontino, “non appena arriverà il decreto della Corte d’Appello”.
Poiché Adinolfi arrivi a Bruxelles con il passaporto in regola, è necessario che il leader Matteo Salvini formalizzi la sua rinuncia all’europarlamento in quanto incompatibile con il ruolo di Ministro. Ha tempo fino a sei giorni prima del 2 luglio prossimo, data già fissata per l’insediamento del nuovo Parlamento Europeo. “Spero di essere lì per quel giorno, cioè che la documentazione sia tutta a posto per poter partecipare a questo momento solenne”. Ma intanto il coordinatore provinciale della Lega, Adinolfi – appunto – è convocato per mercoledì 12 giugno a Bruxelles, insieme agli altri 28 parlamentari del Carroccio. “Mercoledì – afferma ancora un po’ incredulo e fortemente emozionato – sarò a Bruxelles per una prima riunione del gruppo della Lega e per scegliere le commissioni”.
Adinolfi è in fibrillazione e carico di impegni. Nel pomeriggio un convegno dell’Ugl sulle donne, ma il suo telefono non fa altro che squillare. E questo è solo l’inizio di una grande avventura che lui intende dedicare interamente al territorio pontino. In queste ore di particolare emotività ha un pensiero anche per il sindaco di Fondi Salvatore De Meo, rimasto appeso alla Brexit. “Mi dispiace tantissimo, ma sono certo che ci incontreremo presto a Bruxelles”.