Alin Balan, 14 anni compiuti il 23 agosto scorso, sette dei quali passati in ospedale. La sua storia è emersa lunedì sera all’interno del negozio RecchiutiMotor di Sabaudia, dove il ragazzo di Latina è stato condotto, insieme alla madre, attraverso un piacevole “trabocchetto”. A fare da “gancio”, niente di meno che la sua insegnante di lettere, la professoressa Micaela Paoletti. Gli aveva detto che sarebbero dovuti andare a Sabaudia per fare visita a conoscenti. E lui si era anche messo la giacca delle grandi occasioni. Ma imboccato corso Vittorio Emanuele III, l’auto con al volante sua madre si è fermata davanti al negozio pieno zeppo di biciclette. E’ l’inizio di una grande gioia.
“Assiepate” nell’esercizio commerciale Vanda Bellini, Ida Panusa, Franca Cassandra e Angela Recchiuti, presidente e socie del Lions club Sabaudia-San Felice Circeo Host II. Sono loro che, con la complicità del segretario del club Giovanni Pizzicaroli, hanno organizzato la “carrambata”. Grazie alla generosità dei soci e la solidarietà di RecchiutiMotor, che ha fatto un ottimo sconto, la bicicletta appena acquistata con tanto di casco e lucchetto è stata donata ad Alin. Molto più che un regalo di Natale.
Alin tornerà a scuola a gennaio, dopo l’ultimo periodo di convalescenza. E quella bici proprio gli serviva, per andare al liceo G.B. Grassi di Latina. Con la sua numerosa famiglia, Alin abita a ridosso della chiesa di Santa Maria Goretti e il liceo scientifico non sta proprio a due passi di distanza: meglio farsela in sella ad una scattante due ruote e sentirsi un “Gimondi” piuttosto che trascinarsi a piedi uno zaino pieno di libri.
Sul manubrio una coccarda colore arancione, come arancione sono alcuni profili della bicicletta scelta per Alin. Lunedì sera gli occhi scuri di Alin brillavano di una luce particolare, impossibile resistere e non fargli domande. E’ minorenne e per interagire con lui abbiamo avuto bisogno del consenso della madre. Visto che anche Alin voleva dire la sua, scalpitava, la donna non ha avuto alcuna perplessità ad autorizzarci e a consentire la pubblicazione del suo nome e della sua foto, sintesi di un’esperienza di vita dolorosa e al contempo coraggiosa.
Alin ci ha raccontato con infinita leggerezza la sua malattia, la leucemia, la recidiva e il trapianto del midollo osseo… grazie alla donazione di una sorella.
Nato da madre e padre romeni, Alin è orgogliosamente l’ottavo di 12 figli. Materie scolastiche preferite? “Fisica e scienze”, ha risposto in un lampo prima ancora che la prof presente gli suggerisse scherzosamente di fare attenzione alla risposta. E lui ancora più velocemente è stato pronto a replicare, rivolgendosi alla docente: “Mi è stato chiesto quali fossero le mie materie preferite, non quale fosse la mia insegnante preferita. Se mi avessero fatto questa domanda, avrei risposto ovviamente ‘la professoressa di lettere’”. E gli è scappato un sorriso.
Il clima festoso all’interno della rivendita di biciclette ha attirato l’attenzione dei proprietari del negozio accanto di frutta e verdura. Ad un tratto la titolare si è presentata con una cassettina di mandarini e banane, donandola alla madre di Alin. Un gesto di solidarietà partecipata e condivisa.
E nel mentre si decideva come organizzare il trasporto della bicicletta a Latina, abbiamo chiesto ad Alin cosa avrebbe voluto fare da grande: “Farò il medico, perché ho trascorso sette anni della mia vita in ospedale e questo mestiere lo conosco bene. Mi piace. E forse è per questo che mi piacciono le materie scientifiche”.
Il più bel regalo di Natale che quest’anno il Lions club potesse fare è la bicicletta donata ad Alin. Un mezzo per andare a scuola, una pedalata in più per recuperare la speranza di una vita migliore. Ad Alin il nostro augurio di poter indossare anche quel camice bianco, già ambito e simbolo di competenza nell’esercizio della medicina per la cura delle malattie e il sollievo delle sofferenze.