Marco Omizzolo, sociologo e autore di “Sotto padrone“, denuncia sui social il danneggiamento della sua auto avvenuto ieri davanti al Tribunale di Latina dove si era recato per accompagnare “Kuldip” a testimoniare la sua esperienza da “schiavo” patita in un’azienda agricola di Latina.
Kuldip, spiega Omizzolo, è un nome di fantasia utilizzato nel suo libro “Sotto padrone”, ma persona reale che ha vissuto dentro una roulotte senza luce, acqua e gas, lavorando 14 ore al giorno per una paga di 150 euro al mese.
“Ieri Kuldip – scrive Omizzolo – ha raccontato tutto in aula con grande coraggio e determinazione, comprese le minacce di morte subite. Kuldip si è anche costituito parte civile. Credo che accompagnare queste persone nel loro percorso di giustizia e libertà sia doveroso. All’uscita dal Tribunale mentre andavo a riprendere l’auto ho trovato questa con una serie di ammaccature e lo specchietto rotto. Sarà sicuramente un caso e forse un’auto poco attenta ha prodotto il danno. Io comunque, per chiarezza, continuerò ad indagare, raccontare e denunciare le storie di donne e uomini sfruttati, italiani e stranieri. E comunque l’auto è assicurata contro gli atti vandalici”.