Anche Civiche Unite, la coalizione a sostegno di Angelo Tripodi, non mancheranno lunedì 25 aprile alla presentazione di “La prossima a destra”, il libro (edito da Minerva) di Francesco Storace, a Latina presso l’Hotel Europa in via Emanuele Filiberto alle 18. L’autore sarà intervistato dal conduttore televisivo Germano Bersani. Lo fa sapere in una nota il comitato elettorale di Angelo Tripodi, candidato sindaco di Latina, sostenuto da dieci liste elettorali tra cui La Destra, di cui l’ex governatore del Lazio è segretario nazionale.
Il racconto è originale e inedito di com’è cominciata, com’è finita, come si è persa la Destra italiana, con la volontà di ritrovarla. Dagli Anni di Piombo ai tempi del Secolo D’Italia, quotidiano del Msi-Dn e poi di An, dalla cavalcata nel ‘93 all’ombra di Gianfranco Fini, passando per la conquista della Regione Lazio. Poi il Ministero della Salute, lasciato con le sue dimissioni per un articolo di giornale sul Laziogate e terminato con la piena assoluzione dopo sette anni di calvario.
Un’autobiografia ricca di episodi, retroscena mai raccontati alla stampa, rapporti straordinari o difficili con uomini che con lui hanno tracciato la storia degli ultimi cinquant’anni della politica italiana come Giorgio Almirante, Giuseppe Tatarella, Mirko Tremaglia, Gianfranco Fini, Silvio Berlusconi e molti altri. La Politica per Storace – quella vera, quella con la P maiuscola – è fatta di “sacrifico, sudore e, a volte, di sangue”. Perché se la si fa – sostiene – la si deve fare per missione e non per un proprio tornaconto. Perché il potere logora e facilmente corrompe. E servono forti anticorpi per resistere alle seduzioni del potere.
Imperdibile per chi vuole capire cosa è stata la Destra in Italia dagli anni Sessanta ad oggi e cosa si deve fare per ritrovare una strada comune. Uno stimolo al confronto serio e costruttivo per un’Italia migliore, più sicura, più rispettosa della propria storia e dei propri valori e che guarda all’Europa e al mondo non da subalterna, ma da vera protagonista.
Secondo Gian Marco Chiocci, direttore de Il Tempo che ne ha curato la prefazione, “lo scritto di Francesco Storace somiglia a una carta nautica necessaria per chi, tra i più giovani, ha intenzione di prendere il largo nel mare mosso dell’impegno politico”.