Kim Rossi Stuart al foyer del D’Annunzio per “Le Guarigioni” non colma il vuoto di piazza del Popolo. La consigliera Matilde Celentano interviene sull’assenza, nel capoluogo pontino, di un evento a misura di Primo Maggio.
“Anche se il significato politico del 1° Maggio a Latina, città di destra, non è particolarmente sentito – afferma l’esponente di Fratelli d’Italia -, era largamente apprezzato il concerto organizzato per anni in piazza. Che fine ha fatto? Ci si deve accontentare di Lievito, piaccia o non piaccia?”.
Celentano afferma che fino a due anni fa il 1° Maggio ha vissuto una storia, nel recente passato, di “tutto rispetto per la gioia non solo delle persone locali, ma anche delle località limitrofe di tutto il Lazio”. La consigliera afferma che la festa era diventata “un modo per ridare vita al centro storico dove le attività rimanevano aperte fino a tardi con ritorni economici positivi”. “Soprattutto – aggiunge – era uno dei pochi giorni dell’anno dove finalmente Latina si sentiva viva con il centro che pullulava di gente allegra che sceglieva di trascorrere una serata in compagnia degli amici a suon di musica. Sono passati a Latina artisti del calibro di J Ax, Fabri Fibra, I Gemelli Diversi, Morgan, Simone Cristicchi, Arisa, Valerio Scanu, Franco Califano e Marracash”.
“Questo – attacca – fino all’era Coletta, del cambio di libro rispetto al vecchio sistema che deve essere assolutamente interrotto; si parla di privilegi dati per scontati, di metodi poco chiari, perché la gestione del 1° Maggio è stata appannaggio di un’unica agenzia. Lo scorso anno è subentrata un’altra agenzia, che dovendo creare l’evento in fretta non ha ottenuto il successo sperato con il risultato di piazza del Popolo quasi deserta. Quest’anno per la prima volta nessuna agenzia ci ha provato ad organizzare il 1° Maggio, tanto avrebbe trovato un muro nell’amministrazione. A cosa serve condividere una festa del 1° Maggio in piazza? Loro, gli Lbc della maggioranza, – conclude – si autocelebrano con Lievito, loro si bastano così, hanno cambiato finalmente libro e Latina diventa sempre più triste e grigia a loro immagine e somiglianza”.