Lago di Paola: chiesto formalmente al Governo l’impegno ad adottare le opportune iniziative a tutela degli interessi generali del Paese e della comunità di Sabaudia e della Provincia di Latina: 35 senatori firmano la mozione di Claudio Moscardelli per l’acquisizione al demanio marittimo del lago.
Il senatore pontino Moscardelli ripercorre la storia del lago, superficie di acqua salmastra ricompresa interamente nel territorio di Sabaudia e del Parco nazionale del Circeo, oggetto di un lungo contenzioso e di numerose sentenze definitive.
“Le ragioni storiche del contenzioso – si legge nella mozione dell’esponente pontino del Pd, sottoscritta da 35 colleghi parlamentari del Senato – risalgono al regio decreto numero 1775 del 1933, il quale disponeva, all’articolo 1, che i laghi che abbiano attitudine ad usi di pubblico interesse appartengano allo Stato; il codice della navigazione, di cui al regio decreto n. 327 del 1942 ha previsto altresì, all’art. 28, comma 1, lett. b), che facciano parte del demanio marittimo “le lagune, le foci dei fiumi che sboccano in mare, i bacini di acqua salsa o salmastra che almeno durante una parte dell’anno comunichino liberamente con il mare”; il 2 settembre 1946, il capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, ha iscritto con proprio decreto, nell’elenco delle acque pubbliche della provincia di Latina i laghi costieri di Paola, Caprolace, Monaci e Fogliano, in quanto appartenenti al demanio idrico pubblico”.
Moscardelli sottolinea che la legge Galli nel 1996 ha dichiarato pubbliche tutte le acque superficiali, e previsto all’articolo 28, comma 3, che le uniche acque superficiali che possono restare private sono le raccolte di acque piovane in invasi o cisterne al servizio di fondi agricoli e che il Codice ambientale stabilisce che “tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorché non estratte dal sottosuolo, appartengono al demanio dello Stato” e che tutte le acque superficiali e sotterranee sono pubbliche e non mercificabili e costituiscono una risorsa che è salvaguardata e utilizzata secondo criteri di solidarietà. “Qualsiasi uso delle acque è effettuato salvaguardando le aspettative e i diritti delle generazioni future a fruire di un integro patrimonio ambientale. Gli usi delle acque sono indirizzati al risparmio e al rinnovo delle risorse per non pregiudicare il patrimonio idrico, la vivibilità dell’ambiente, l’agricoltura, la fauna e la flora acquatiche, i processi geomorfologici e gli equilibri idrologici”, si legge nella mozione.
Il senatore pontino richiama anche la legge regionale numero 5 del 2014 che ha recepito il Codice ambientale, di cui al decreto legislativo n. 152 del 2006, e la sentenza 28 dell’8 marzo 2011, sul ricorso del Comune di Sabaudia contro gli atti del presidente dell’Ente Parco nazionale del Circeo, con la quale il Tribunale superiore delle acque pubbliche ha ribadito che le precedenti affermazioni circa la natura privata del lago di Paola “non appaiono avere sufficientemente considerato la più recente legislazione in materia di acque pubbliche”.
“Il Tribunale sostiene – conclude Moscardelli – la validità del ‘principio fissato dall’art. 1 della Legge n. 36/1994 in merito al carattere pubblico di tutte le acque superficiali e sotterranee e alla loro natura di risorsa che è salvaguardata e utilizzata secondo criteri di solidarietà’, precisando, inoltre, che il regime pubblicistico, impresso a tutte le acque superficiali, è stato confermato dal decreto legislativo n. 152 del 2006, e che a tale regime non farebbero da ostacolo la mancata iscrizione negli elenchi delle acque pubbliche o la compravendita avvenuta”.
Il fatto è che, secondo la ricostruzione del senatore pontino “i progetti di risanamento igienico-sanitario e idrobiologico del lago, elaborati dal Comune di Sabaudia, non hanno mai potuto fruire dei finanziamenti della Regione, dello Stato e dell’Unione europea, stante la situazione del contenzioso che ha determinato gravi ritardi e un forte nocumento alla qualità ambientale e sanitaria dei luoghi”, e quindi alla luce delle sentenze e delle normative richiamare impegna il Governo ad adottare le opportune iniziative finalizzate alla definitiva acquisizione al demanio marittimo del lago di Paola, a tutela degli interessi generali del Paese e della comunità di Sabaudia e della provincia di Latina.
La mozione di Moscardelli è stata firmata anche da Capacchione, Favero, Lucherini, Fasiolo, Lepri, Granaiola, Pezzopane, Susta, Tomaselli, Gianluca Rossi, Cucca, Saggese, Scalia, Orrù, Padua, Sangalli, Spilabotte, Astorre, Dalla Zuanna, Sollo, Ginetti, Albano, Pignedoli, Bertuzzi, Valentini, Angioni, Amati, Margiotta, Fabbri, Pagliari, Vattuone, Vaccari, Santini, Ranucci.