Quella di domenica scorsa, 16 ottobre 2016, è stata un’esperienza che rimarrà nei cuori dei tanti motociclisti che hanno preso parte alla spedizione ad Amatrice per portare alcuni piccoli contributi per la ricostruzione.
In sella alle due ruote, partiti di prima mattina, sono arrivati poco dopo le 11 nella cittadina distrutta dal terremoto del 24 agosto scorso. Protagonisti della missione di solidarietà sono stati 102 bikers delle province di Latina e di Roma su 52 moto e 5 auto guidati dal delegato provinciale della Federazione motociclistca italiana di Latina Lino Fasolilli, dal vice presidente regionale della Fmi di Roma Maurizio Simonetti e dal presidente del motoclub “I Leoni” di Sezze che ha di fatto organizzato l’iniziativa.
Ad Amatrice prima di essere ricevuti dal sindaco Sergio Pirozzi i motociclisti hanno preso parte alla cerimonia religiosa a cui presenziavano anche due gruppi di Bersaglieri che hanno intonato i loro canti storici. Proprio mentre la messa volgeva al termine la terra ha tremato ancora, un terremoto piuttosto forte di intensità 4 (preceduto da uno di 3 gradi due ore prima) che ha scosso solo chi veniva da fuori. Qui, ha detto il sindaco Pirozzi, la terra trema sempre, siamo abituati. Pirozzi ha ringraziato per il pensiero e l’aiuto e ha invitato tutti i motociclisti a tornare, sperando di accoglierli in una Amatrice ricostruita. “Oggi abbiamo un centinaio di ospiti nei campi ancora da sistemare. Speriamo che lo sgombero di questi accampamenti termini a breve in modo da poter procedere con i lavori di ricostruzione. A voi e a tutti coloro che in questi giorni hanno avuto un pensiero per la mia comunità, vi ringrazio. Così come ringrazio tutti coloro che qui ad Amatrice lavorano senza sosta. Loro e voi, siete la bella Italia”.
Durante la sosta per il pranzo presso il ristorante La Valle a Torrita, il gruppo di bikers è stato raggiunto dal parroco di Amatrice, don Savino a cui i responsabili della Fmi e il dottor Ernesto Di Pastina, delegato a Sport, Cultura e Scuola in rappresentanza del Comune di Sezze hanno consegnato un contributo per la ricostruzione della chiesa e alcuni doni per la comunità prima di rimettersi in strada e far rientro chi a Roma, chi a Latina e chi a Sezze.