La salsa all’amatriciana ottiene la tutela dell’Unione europea: l’eurodeputato pontino Nicola Procaccini esprime soddisfazione per aver contribuito a un risultato importante per un territorio in sofferenza.
Da oggi se la salsa all’amatriciana è un prodotto riconosciuto con il marchio di “Specialità Tradizionale Garantita (STG)” lo è anche per merito dell’esponente di Fratelli d’Italia – Gruppo Conservatori Europei – che nei mesi scorsi si era fatto promotore dell’iniziativa presso la Commissione Europea, su richiesta del consigliere regionale di FDI, e già sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi.
“Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Unione Europea – afferma l’europarlamentare Procaccini – si è concluso un iter a cui abbiamo lavorato nei mesi scorsi e che ha trovato subito favorevoli riscontri a Bruxelles, considerate le particolari caratteristiche del prodotto, la peculiarità della sua storia e l’importanza che tale espressione culinaria riveste per un territorio molto ampio, che coinvolge quasi tutta l’Italia centrale. Sono davvero felice, ritengo che tale riconoscimento possa rappresentare un elemento importante per la ulteriore valorizzazione di una tradizione gastronomica che vede nell’amatriciana il suo piatto di punta, con risvolti certamente rilevanti per un intero settore economico”.
“Si tratta – spiega il parlamentare europeo – , soprattutto, di un evidente e concreto sostegno agli sforzi che le popolazioni terremotate di Lazio, Marche e Umbria stanno profondendo per risollevare le sorti dei loro territori. Ringrazio la Rappresentanza Italiana e tutti coloro che con me hanno collaborato affinché l’iter potesse giungere in tempi brevi ad una positiva conclusione, in particolare il consigliere regionale Sergio Pirozzi per avermi coinvolto in questa piccola grande avventura”.
Nel suo protocollo di riconoscimento della salsa all’amatriciana quale Specialità Tradizionale Garantita, l’Unione Europea specifica gli ingredienti e le peculiarità che la salsa deve comprendere, ma anche le particolari tecniche di preparazione. “Questo al fine di contrastare i tantissimi tentativi di contraffazione e di tutelare, sia dal punto di vista culturale che da quello produttivo, un’eccellenza gastronomica italiana apprezzata in ogni angolo del Pianeta”, conclude Procaccini.