Duro attacco all’Amministrazione di Latina nella conferenza stampa congiunta convocata all’Hotel Europa dalle società che usufruiscono del discusso PalaBianchini, rimasto con gli accessi sbarrati dopo l’ultimo provvedimento emesso dal Comune in merito alle lacune della struttura in termini di sicurezza. Ad incontrare la stampa sono stati il presidente della Benacquista Assicurazioni Latina, Lucio Benacquista, il patron della Taiwan Excellence Top Volley, Gianrio Falivene, e il numero uno della Axed Group Calcio a 5 Gianluca La Starza. Tutti hanno espresso notevole rammarico e risentimento nei confronti del Comune e tutti hanno lanciato un appello: fare quadrato per trovare una soluzione, trovando un’unità di intenti anche con la città.
Il primo a parlare è stato il “decano” dello sport latinense, il Commendatore Lucio Benacquista: “Non c’è stata programmazione in questi mesi, ora non riusciamo a capire se questa situazione sia risolvibile in due anni, un giorno o una settimana. Posso valutare di lasciare il basket a livello di prima squadra, perché non chiediamo nulla a nessuno ma vorremmo essere rispettati”.
A seguire è intervenuto Gianrio Falivene: “Non c’è mai fine al peggio, anche se in questi anni pensavo di aver visto già tutto. Trovarsi al 21 agosto con una prescrizione ad entrare al palazzetto, tra l’altro mai notificata, non ci fa fare di certo una bella figura. Soprattutto con atleti che arrivano da tutte le parti del mondo. Prima di questa situazione avevo già detto che avrei preso secchio e vernice e ripitturato gli spogliatoi. Sono arrivate legittime richieste di pagamento ma in cambio non è stato fatto nulla. C’è stato un approccio da dilettanti allo sbaraglio, mi sono lasciato affascinare dal civismo ma ora ammetto che non tutti possono fare tutto. Lo dimostrano i tre impianti principali della città rimasti chiusi. E dopo 15 mesi non regge più la storia che è colpa degli altri. Per questo dico che siamo disposti ad andare via, a Cagliari come ad Aosta”.
Infine Gianluca La Starza: “Per ora abbiamo trovato ospitalità a Pontinia ma da lunedì saremo costretti ad andare a Roma. Mai avrei immaginato di ritrovarmi a chiedere aiuto il 24 agosto. Eppure lo chiedo, all’intera città, anche se non mi pare che qualcuno si stia strappando i capelli per le nostre disavventure. Noi non ci sentiamo i figli minori di nessuno”.