E’ proprio vero che le feste e l’allegria che portano con loro chiamano nel bicchiere fini ed eleganti perlage, quelle bollicine che danno vivacità al vino.
Molti di voi ci hanno chiesto qualche consiglio in più per portare in tavola delle autentiche chicche e latinacorriere è andata alla ricerca per voi tra le più prestigiose riviste di settore, italiane e non e tra gli scaffali delle enoteche più raffinate. Due, anzi tre consigli: tutte le bolle, non dolci, potete consumarle a tutto pasto; via le flûte anche se fanno tanto festa celebrazione e brindisi, se le bolle non sono dolci raramente si abbinano bene ai dolci ed ai dessert. Per questi preferite un moscato d’asti di qualità. Di vini liquorosi e distillati ne parleremo.
Champagne:
Nicolas Feuillatte, lo champagne più venduto in Francia
Boizel, un’azienda familiare da 5 generazioni con prodotti di ottima bevibilità
Corbon, un’ottimo vino di Champagne allegro e brioso
Roederer Brut Premier, dall’azienda che produce il celebre Cristal un vibrante vino di grande scuola champenoise
Champagne Rosé:
Laurent Perrier, ha corpo e profondità da vendere, un vino generoso.
Veuve Clicqot Rare Vintage Rosé 1985, 30 anni di ricchezza champenoise in una bottiglia
Franciacorta:
Cà del Bosco Annamaria Clementi Rosé 2006, qui siamo nell’olimpo franciacortino
Trentodoc
Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2004, il riferimento delle bollicine italiane.
Prosecco
Valdo, Millesimato del presidente, un modo diverso di bere prosecco
Meglio del resto
D’araprì, La Dama Forestiera 2010, solo in magnum dalla Daunia. Arricchirà i vostri sensi.
Marco Bianco, per un moscato d’asti fuori dagli schemi, per accompagnare i vostri dessert e fine pasto