La chiusura definitiva dello storico supermercato Coop di Terracina è stata annuncia per il prossimo 11 novembre. Una data che in città non passerà inosservata. Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, infatti, hanno organizzato per la stessa giornata una manifestazione di protesta contro “un approccio manageriale confuso e colpevole, gravissimo per le ricadute occupazionali”.
La direzione del personale della Unicoop Tirreno ha ufficializzato, nell’incontro tenutosi a Firenze lo scorso 2 novembre, la chiusura imminente: nell’occasione le organizzazioni hanno pesantemente contestato le iniziative poste in essere dalla Cooperativa nella gestione degli ammortizzatori sociali e nella chiusura dei punti vendita di Lazio e Campania.
“Le iniziative aziendali contrastano con i contenuti delle pattuizioni raggiunte con l’Accordo Quadro del 9 maggio scorso (e poi ribadite nelle successive intese relative agli ammortizzatori sociali) e si caratterizzano per la loro improvvisazione ed estemporaneità – si legge in una nota stampa congiunta delle sigle Cgil Fil-Cams, Fisascat Cisl e Uiltucs -. In particolare, la preannunciata intenzione di concludere l’esperienza di Unicoop Tirreno nei negozi di Terracina e Napoli – via Arenaccia e di Santa Maria Capua Vetere (CE) – via Galatina, senza proporre percorsi, commerciali e occupazionali, alternativi testimonia univocamente il vuoto strategico e di visione dell’azienda. Anche le proposte d’interesse relative a potenziali acquirenti del punto vendita di Terracina – via Appia Nuova, rilanciate da numerosi organi di stampa, sembrano lasciare indifferente la Cooperativa, che conferma la chiusura del negozio a far data dal prossimo 11 novembre. Tale comportamento evidenzia un approccio manageriale confuso e colpevole, gravissimo per le ricadute occupazionali”.
L’operazione comporta infatti il licenziamento di 32 lavoratori che per la prima volta non verrebbero ricollocati, attaccano i sindacati, “come fino ad oggi è sempre accaduto, e poi anche per una strategia ormai certa della Unicoop Tirreno di abbandonare e dismettere i negozi di una buona parte del Lazio”. “Ricordiamo infatti che poco più di un anno fa – scrivo le organizzazioni sindacali – erano stati dati in franchising già 5 negozi del basso Lazio (Cisterna, Fiuggi, Formia, Frosinone e appunto Terracina) e che, a seguito del rientro in Unicoop di 3 di essi (Fiuggi, Frosinone e Terracina) oggi la Cooperativa decide di chiuderne definitivamente uno di essi, quello storico di Terracina. Decisioni improvvisate e gravissime che testimoniano come la distintività Cooperativa, tanto proclamata dall’azienda, sta portando ad aggravare una situazione occupazionale sui territori già devastati da una crisi senza fine e ad utilizzare metodi come i licenziamenti addirittura peggiori rispetto a grandi marche private del mondo della distribuzione organizzata. Tutto ciò non è rispettoso per i lavoratori, molti da decine di anni dipendenti Coop”.
Le organizzazioni sindacali nazionali di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil ritengono le scelte della cooperativa sbagliate e tali da complicare la difficile situazione di Unicoop e per questi motivi proclamano il seguente calendario di mobilitazioni:
– sabato 11 novembre 2017 è indetta un’ora di sciopero (ad inizio di ciascun turno di lavoro) di tutto il personale delle società del Gruppo Unicoop Tirreno;
– martedì 14 novembre 2017 un presidio in prossimità della sede di Ancc-Lega Coop;
– mercoledì 13 dicembre 2017, sciopero generale di tutto il personale dipendente dalle società del Gruppo Unicoop Tirreno; in tale data sarà organizzata una manifestazione in prossimità della sede nazionale di Vignale Riotorto.
Nell’alveo di queste iniziative, a Terracina verranno organizzate due assemblee permanenti, l’8 e il 10 novembre, all’esterno del negozio e lo sciopero generale per l’intera giornata con manifestazione il giorno 11 novembre a partire dalle 8.30. Il raduno è previsto nel piazzale antistante la sede del negozio “soppresso”. Prevista la partecipazione dei lavoratori tutti, dei dipendenti degli altri negozi, delle organizzazioni nazionali e regionali, dei soci Coop, delle istituzioni e di tutta la cittadinanza locale fortemente colpita da questo ennesimo dramma occupazionale.