La Juventus ha conquistato il titolo di campione d’Italia per la nona volta consecutiva. Dal 2012 ad oggi i bianconeri non si sono più fermati, confermandosi spesso anche nelle altre competizioni nazionali e sfiorando il successo anche in Europa. Galeotta fu la rivoluzione avviata dall’ex calciatore bianconero Antonio Conte, ritrovatosi catapultato alla guida della “Vecchia Signora” nonostante non avesse ancora maturato grandissime esperienze da allenatore. Il nono scudetto è figlio anche della gestione di Massimiliano Allegri, che ha consegnato poi a Maurizio Sarri una squadra convintissima dei propri mezzi e costruita per vincere. Che da quelle parti, come noto, è l’unica cosa che conta.
L’estate 2019 ha segnato l’approdo a Torino dell’ex tecnico del Napoli, fresco vincitore dell’Europa League col Chelsea, chiamato ad allenare la Juve per due motivi: regalare il tanto decantato bel gioco ai bianconeri e provare la ribalta internazionale. Dopo la prima giornata di campionato a Parma, però, sono già arrivate le brutte notizie: rottura del crociato per il capitano Giorgio Chiellini, autore del goal decisivo contro i ducali. Subito il battesimo del fuoco per il nuovo acquisto Matthijs de Ligt, partito con qualche difficoltà prima di formare con Leonardo Bonucci una coppia difensiva di tutto rispetto.
Avversaria a sorpresa nella corsa allo scudetto è stata la Lazio, che battendo i bianconeri nel match d’andata all’Olimpico ha fatto capire chiaramente che quest’anno non sarebbe stato così facile mettere le mani sul tricolore. Partecipando alla Supercoppa italiana per l’ottava volta consecutiva la Juve ha superato il primato detenuto fino a quel momento dall’Inter, ma non ha arricchito la propria bacheca: a Riad sono stati sempre i biancocelesti a prevalere, lasciando Sarri con l’amaro in bocca e ancora lontano dal primo vero trofeo in patria.
La stagione 2019/2020 ha lasciato comunque in archivio qualche record ancora prima dei verdetti finali. Il 2 febbraio 2020, grazie al successo in casa per 3-0 ai danni della Fiorentina, la Juventus è diventata la prima squadra a raggiungere le 1 600 vittorie in Serie A. Al ritorno in campo dopo il lungo stop da marzo a giugno, in occasione del derby contro il Torino del 4 luglio, Gigi Buffon ha stabilito il record assoluto di presenze nel campionato italiano, superando Paolo Maldini. Nella lunga serie di partite ravvicinate che ha portato alla conclusione di questa edizione della Serie A sono stati diversi i momenti in cui la “Vecchia Signora” è inciampata, come dimostrano anche i dati dell’infografica sulla Juventus del 36esimo scudetto. Per qualche settimana, quindi, è stato lecito pensare che una tra Lazio, Inter o Atalanta potesse approfittarne. Dopo lo scontro diretto con gli orobici, terminato 2-2 con due rigori di Cristiano Ronaldo dopo essere passati sempre in svantaggio, i bianconeri hanno potuto però tirare un sospiro di sollievo. Le distanze erano divenute difficili da colmare.
Nelle ultime 5 giornate di campionato la Juventus ha collezionato 3 sconfitte, perdendo tra l’altro l’imbattibilità casalinga proprio all’ultima giornata. Il 23 luglio la voglia di vincere contro l’Udinese per conquistare aritmeticamente lo scudetto ha fruttato il k.o. nel finale. 6 giorni dopo, invece, è stato il Cagliari a prendersi una bella soddisfazione sui bianconeri, che comunque avevano ottenuto la certezza del tricolore nel precedente match con la Sampdoria. La sera del 1° agosto, invece, ha regalato alla Roma il primo successo nel nuovo stadio della Juventus in 9 anni. La squadra di Sarri ha chiuso il campionato con la terza miglior difesa alle spalle di Inter e Lazio e addirittura con il quinto miglior attacco, dietro anche alla tanto vituperata Roma. Cristiano Ronaldo ha realizzato 31 goal, ma è stato battuto da un Ciro Immobile in stato di grazia nella classifica dei marcatori. Troppi elementi che stonano: anche per questo non è detto che sarà Maurizio Sarri a lottare per il decimo scudetto consecutivo…