Riprendono gli appuntamenti con la XIII edizione del JazzFlirt Festival che, dopo i concerti estivi presso l’area spettacoli del Museo del Brigantaggio di Itri e presso la Spiaggia dei sassolini a Scauri di Minturno, propone un’altra serie di eventi presso il Teatro “R. Paone” di Formia e nuovamente al “Museo del Brigantaggio” a Itri.
Si riparte il 13 ottobre a Formia con una serata all’insegna della musica brasiliana proposta dalla “cantora” brasiliana Mel Freire insieme al Triology Jazz trio (Erasmo Bencivenga, piano, Nicola Borrelli, contrabbasso e Tommaso Tozzi, batteria), un incontro con l’obiettivo di unire le sonorità e lo stile originale del trio con la voce fluente di Melissa.
Si proseguirà poi a Itri, al Museo del Brigantaggio con un doppio concerto il 14 ottobre. Ad
aprire la serata sarà un duo composto da Davide Di Pasquale al trombone e Alessandro Del Signore al contrabbasso. “DEFRAMMENTI” è la loro proposta, un dialogo musicale che prende origine dal linguaggio jazzistico e della tradizione per esplorare estemporaneità e creatività attraverso l’ascolto e la proposta reciproca di idee.
A seguire Stefano Tamborrino “DON KARATE” (Stefano Tamborrino, batteria, Pasquale Mirra, vibrafono, Francesco Ponticelli, basso elettrico), progetto che vede il batterista Stefano Tamborrino esporsi per la prima volta in veste di leader con un progetto inedito che fornisce un’anteprima sulla produzione discografica a cui sta lavorando in solo, tra elettronica, atmosfere cinematografiche, hip hop e melodia dal sapore atavico di una etnia non sempre riconoscibile. Stefano sceglie la formula del trio avvalendosi di musicisti dotati della sensibilità necessaria a manipolare un materiale sonoro che presta maggiore attenzione alla qualità timbrica, lasciando in secondo piano ogni forma di virtuosismo fine a sé stesso.
Il giorno successivo, sabato 15 ottobre, sarà la volta del trio di Filippo Vignato (Filippo
Vignato trombone, electronics – Yannick Lestra fender rhodes, bass synth, Alessandro
Rossi batteria) Progetto internazionale formato a Parigi nel novembre 2014 dal trombonista Filippo Vignato, il trio presenta un universo sonoro dove acustico ed elettrico si fondono e
sovrappongono, dove la sensibilità di improvvisazione dei tre ridefinisce in tempo reale
la narrazione musicale, mai uguale a se stessa ed in continuo divenire. Spingendosi di
continuo verso l’inaspettato e l’imprevedibile, essi agiscono collettivamente in un
disinvolto dialogo tra jazz contemporaneo, rock e improvvisazione radicale. Il gruppo ha
tenuto concerti in Italia, Germania, Olanda e Slovenia. Nel settembre 2016 è stato
pubblicato il primo album ‘Plastic Breath’.
Conclusione in grande stile, venerdi 10 novembre con Francesco Cusa & The
Assassins “Rhythm Permutations” (Giovanni Benvenuti, sassofono tenore, Giulio
Stermieri, hammond, keyboards, Francesco Cusa, batteria). The Assassins è una nuova formula, un progetto che eredita l’approccio compositivo del precedente gruppo Skrunch. The Assassins, grazie alle specifiche caratteristiche dell’hammond, si apre a sonorità più vicine al funk e al jazz. Il lavoro di esplorazione dei materiali tematici è vincolato da schemi poliritmici atti a evidenziare le cellule melodiche, i riff e le modulazioni cromatiche e timbriche. Il rapporto tra scrittura e improvvisazione è dialettico. I vari elementi vanno dunque combinandosi in un gioco continuo di tensione e rilassamento, con uno sguardo alla
tradizione e l’altro alla contemporaneità.