I Comuni si associano per aderire ai bandi regionali per l’assegnazione dei contributi utili ad investire in isole ecologiche e compostiere. Ieri, data ultima per l’accesso al finanziamento – stanziati complessivamente nel Lazio la bellezza di 56,7 milioni di euro -, è partita l’istanza pontina presentata dal “cartello” Latina, Aprilia, Sabaudia, Pontinia e Sermoneta che punta all’ottenimento di quattro milioni di euro per i due bandi. Capofila dell’associazione deliberata dalle giunte di ciascun Comune è Pontinia, promosso grazie alla Trasco, la società partecipata “abilitata” al ruolo di centrale d’acquisto. Presidente dell’associazione tra i Comuni è il sindaco di Pontinia Carlo Medici che si è detto soddisfatto del confronto intercorso tra le diverse finalità per l’adesione ai bandi. L’istanza fa riferimento alle determinazioni del 26 luglio 2017, G10535 e G10536.
“Peccato soltanto – ha commentato il sindaco di Pontinia – che la premialità per l’assegnazione dei contributi non si basi sul bacino delle utenze del servizio rifiuti ma sul numero dei comuni associati, ma restiamo fiduciosi. Il progetto presentato si basa anche sull’uso delle compostiere di quartiere/comunità. Come punto di riferimento abbiamo preso l’esempio virtuoso del Comune di Bassiano”.
Nel caso di favorevole decorso del finanziamento, le amministrazioni comunali si impegnano a provvedere al coerente aggiornamento della programmazione finanziaria, con individuazione degli idonei capitoli di bilancio sui quali imputare gli interventi, anche eventualmente integrando con risorse proprie gli stanziamenti.
L’obiettivo che unisce i comuni nella gestione del possibile finanziamento è quello di perseguire la riduzione dei rifiuti e il miglioramento della raccolta differenziata che, per mezzo di operatori complementari, favorirà il raggiungimento/superamento delle percentuali minime previste per legge. I centri di raccolta realizzati dai comuni sono incompleti – si legge nel progetto – pertanto le richieste formulate hanno la funzione di integrare i servizi e gli impianti presenti sul territorio della provincia di Latina ed aiutare ulteriormente il cittadino secondo il principio di prossimità, contribuendo ad una prima evoluzione della qualità dei materiali da recuperare e riciclare.
Con le compostiere di comunità i comuni associati puntano a favorire le attività di compostaggio e autocompostaggio per la riduzione della frazione organica dei rifiuti. Il compostaggio di comunità – si legge nel progetto proposto dai comuni associati – è un sistema ibrido per la trasformazione del rifiuto organico in compost che consente l’autorecupero dei rifiuti delle utenze domestiche che di mense, ristoranti e strutture ricettive. Una via di mezzo tra l’impianto industriale e la compostiera domestica… senza emissioni inquinanti e miasmi. “La gestione dell’impianto verrà affidata tramite bando ad un unico soggetto per tutti i comuni convenzionati”. Previste compostiere per la trasformazione di 130 tonnellate annue di scarto organico.
I bandi regionali per le isole ecologiche e compostiere hanno offerto la possibilità ai Comuni di fare squadra. “E’ il primo passo per pensare davvero alla realizzazione di un Ato anche per i rifiuti – commenta il sindaco del Comune capofila di questo progetto -. Del resto la politica nella nostra provincia si sta confrontando sulla necessità di un’impiantistica intercomunale per la ripubblicizzazione dei rifiuti”