Disposta l’archiviazione per il procedimento a carico di Acqualatina relativo all’inquinamento del litorale del golfo di Gaeta. Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Cassino, Scalera, non ha evidentemente trovato connessioni tra l’inquinamento del tratto di mare e il Gestore.
Archiviato quindi il procedimento a carico dell’ingegner Ennio Cima, in qualità di direttore tecnico di Acqualatina, per la presunta mancata depurazione delle acque reflue urbane. Lo stesso pubblico ministero, Marina Marra, aveva chiesto l’archiviazione, ma l’associazione che aveva presentato il ricorso si era opposta. Si tratta dei Vigili di Protezione Civile della Regione Campania, con sede a Cellole, che aveva, tramite il suo presidente, Mattia Sorgente, presentato opposizione. L’udienza si è tenuta il 10 ottobre scorso e il giudice ha ritenuto che non ci siano elementi a carico di Acqualatina.
Erano stati anche effettuati controlli nel sud pontino e i depuratori sono risultati tutti autorizzati e funzionanti e non era stato registrato un superamento dei limiti che facesse pensare ad un malfunzionamento.
L’esposto era stato presentato anche contro i Comuni di Formia, Gaeta e Minturno. L’associazione ambientalista riteneva che i depuratori non funzionassero, che gli allevamenti di miticolture siano altamente inquinanti, che ci fossero scarichi non autorizzati in quel tratto di costa e che le sostanze inquinanti poi raggiungessero, attraverso la corrente, il comune di Cellule, in Campania. Il tutto però si è risolto in un nulla di fatto.