Un esposto alla Procura e un appello al dovere civico per arginare il devastante fuoco degli incendi boschivi di questa stagione, purtroppo ancora in atto.
L’iniziativa è del circolo intercomunale Legambiente “Luigi Di Biasio” Aps che oggi chiede all’autorità giudiziaria di aprire un’indagine sul territorio di Monte San Biagio e Fondi, duramente colpito dalle fiamme. Un inferno anche questa mattina, lungo l’Appia tra Fondi e Itri.
In particolare gli ambientalisti chiedono alla Procura della Repubblica di disporre gli opportuni accertamenti, valutando gli eventuali profili d’illiceità penale degli stessi e, nel caso, individuare i possibili soggetti responsabili al fine di procedere nei loro confronti. L’associazione chiede di verificare, inoltre, se da parte delle competenti autorità siano state adottate tutte le misure previste e imposte dalla legge in materia di prevenzione, per evitare o limitare le conseguenze degli incendi: ordinanze di pulizia dei terreni a rischio, zone tagliafuoco, aggiornamento mappature catastali degli incendi, applicazione dei vincoli previsti dalla Legge 353/2000 ed eventuali sanzioni, amministrative o penali, a seconda della gravità della trasgressione.
“Gli incendi di Portella a Monte San Biagio – riferisce Paola Marcoccia, presidente del circolo di Legambiente – sono solo una parte dei roghi sul territorio, che hanno interessato anche altre zone che ogni anno vengono colpite dagli incendi, tra cui Villa San Vito, Via Ameroni, Valle Preta, Valle Imperiale e zone collinari, distruggendo decine di ettari di vegetazione. Mentre a Fondi alcune delle zone ripetutamente colpite sono il Monte Passignano, San Magno, il Cucuruzzo, Cima del Monte, Monte Rezzole”.
“Abbiamo chiesto di aprire un’indagine e individuare i possibili soggetti responsabili degli incendi al fine di procedere nei loro confronti – continua Marcoccia -. Ci auguriamo nell’interesse dei cittadini che questo esposto induca sia i sindaci interessati sia i responsabili delle politiche ambientali, nonché le autorità preposte e le Forze dell’Ordine, ad intervenire quanto prima per aggiornare tempestivamente il catasto degli incendi, applicare i vincoli previsti dalla Legge sulle aree percorse dagli incendi e utilizzare ogni strumento per accertare le responsabilità collegate agli incendi che stanno irrimediabilmente devastando il nostro territorio”.
Per il circolo di Legambiente che opera tra Fondi e Monte San Biagio “è indispensabile un approccio inteso a privilegiare le attività di previsione e prevenzione, così come previsto dalla legge quadro, anziché la fase emergenziale legata allo spegnimento degli incendi”.
“È necessaria una lotta agli incendi boschivi da realizzare durante tutto l’anno – afferma la presidente -, come prevede la legge, ancora oggi troppo spesso disattesa. La realizzazione dei viali parafuoco, la manutenzione della rete viaria di servizio e della sentieristica e la manutenzione dei boschi sono tutte attività fondamentali per rendere le aree verdi meno vulnerabili al passaggio del fuoco”.
“Resta un dovere civico – conclude l’ambientalista – denunciare e fornire notizie utili alle autorità competenti. Ringraziamo tutti coloro che in queste ore di emergenza sono impegnati sul fronte degli incendi con grande spirito di sacrificio, dedizione e capacità.”