Sono arrivate le prime due condanne nel procedimento relativo all’operazione Scudo che aveva fermato due gruppi criminali dediti allo spaccio di droga, ma anche a usura ed estorsioni a Latina. Antonio Di Silvio e Sabrina Narducci avevano chiesto e ottenuto il rito abbreviato, che prevede la riduzione di un terzo di una eventuale pena.
Oggi si è tenuta l’udienza preliminare davanti al giudice del tribunale del capoluogo pontino, Pierpaolo Bortone. Antonio Di Silvio, difeso dall’avvocato Amleto Coronella, è stato condannato a 6 anni e 7 mesi. Il pubblico ministero Claudio De Lazzaro aveva chiesto per lui 8 anni di reclusione. Sabrina Narducci è stata invece condannata a 2 anni e 6 mesi.
Tutti gli altri imputati sono stati rinviati a giudizio. Il processo per loro inizierà il 14 ottobre prossimo, davanti al primo collegio del tribunale di piazza Bruno Buozzi. Si tratta di Annunziato Costantino, Giovanni De Falco, Daniele Di Marco, Sabatino Morelli, Vasile Lupan, Cristian De Rosa e Leonardo Sciarrillo De Rosa.
Erano stati arrestati il 3 dicembre 2019 dai carabinieri di Latina e Aprilia. Alla base delle indagini un tentato suicidio che aveva scoperchiato, come aveva spiegato il comandante provincia dei carabinieri di Latina, Gabriele Vitagliano: “la situazione di tanti piccoli imprenditori in provincia”.
La vittima aveva acquistato un’auto usata chiedendo un prestito e, nonostante avesse già ripagato il valore della vettura, non sarebbe riuscito a causa di una malattia a pagare gli interessi. I suoi aguzzini sarebbero stati secondo la ricostruzione degli inquirenti, Costantino, Antonio Di Silvio e il cugino Morelli.
Dagli accertamenti era emerso anche che alcuni degli imputati avevano ottenuto il monopolio dello spaccio in via Londra, a Latina.