Inchiesta ‘Assedio’: subappalto e corruzione per il palazzetto dello sport di Aprilia

Non si tratta dell’appalto, ma del subappalto di una delle recenti grandi opere realizzate ad Aprilia: il nuovo palazzetto dello sport di via Carroceto. È a questo che miravano i fratelli Antolini, secondo le carte dell’inchiesta “Assedio,” condotta dalla DDA di Roma, che ha portato all’arresto di oltre 20 persone. Marco Antolini si sarebbe avvalso della “consulenza” di un personaggio ben noto nel mondo politico apriliano, l’ex assessore Giorgio Nardin.

L’indagine, come spiegato dal PM, e riportato dal quotidiano LatinaOggi, ha registrato l’ingresso di una società riconducibile ai fratelli Marco e Fabrizio Antolini come subappaltatori nei lavori per il nuovo palazzetto dello sport di Aprilia. Ciò è avvenuto grazie all’intervento di Giorgio Nardin, ex consigliere comunale e più volte assessore ad Aprilia dal 1990 al 2012, che sosteneva di parlare per conto del sindaco Antonio Terra, sebbene non emerga dall’ordinanza che Terra stesso fosse al corrente della questione. Gli inquirenti hanno ricostruito, attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, una vicenda che si snoda tra maggio 2018 e marzo 2019.

L’obiettivo era ottenere i lavori in subappalto, un progetto che Marco e Fabrizio Antolini hanno portato avanti con la collaborazione di Nardin e Lanfranco Principi. È importante notare che Nardin e i titolari dell’azienda che ha ottenuto la convenzione urbanistica non sono indagati.

La realizzazione del palazzetto dello sport ha incontrato un intoppo burocratico con la Regione Lazio per un’autorizzazione di natura urbanistica. In questa fase, secondo quanto riportato nell’ordinanza, è intervenuto Nardin, che dopo aver parlato con il sindaco ha attivato un suo contatto ingegnere per sbloccare la situazione presso la Regione.

Dalle intercettazioni emerge che l’8 gennaio 2019, Nardin ha informato telefonicamente Fabrizio Antolini che il sindaco Terra aveva parlato direttamente con l’amministratore della società responsabile dei lavori e che la situazione sarebbe stata sbloccata. A marzo 2019, i problemi sembrano risolti, e l’amministratore unico della società è stato invitato a pranzo dai fratelli Antolini e Nardin all’enoteca La Primula, dove Nardin si è presentato a nome del sindaco.

Secondo gli inquirenti, i lavori in subappalto sarebbero stati affidati alle ditte indicate dai fratelli Antolini. Nardin ha raccomandato di mantenere riservato l’incontro, segno che l’operazione era stata conclusa con successo, con la società che ha assicurato che i lavori sarebbero stati affidati in subappalto all’impresa dei fratelli Antolini.