Fuoco e fumo stanno caratterizzando questa calda giornata di agosto a Fondi. Le montagne che abbracciano la città sono da sempre vittime di atti dolosi, ma questa volta ad essere stata colpita è anche la Piana.
È però finito in manette, poco prima di mezzogiorno, un giovane del posto accusato di essere il piromane che, nel corso della mattinata, aveva appiccato diversi incendi nella zona pianeggiante della città, ai bordi meridionali dell’Appia che corre verso Itri. Gli agenti della Polizia di Stato del locale Commissariato agli ordini del vicedirigente Franco Pellegrino in sostituzione del vicequestore Massimo Mazio, momentaneamente assente dal servizio, hanno colto in flagranza di reato il giovane, che con il suo gesto criminoso stava già creando serie difficoltà sia al traffico sull’Appia, sia alla circolazione ferroviaria i cui binari, che scorrono nella zona, sono stati raggiunti dalle fiamme, sia alle abitazioni, stalle, magazzini, depositi e terreni coltivati confinanti con le zone incolte dove il fuoco si è espanso rapidamente per via del seccume vegetale che vi si trova e del vento che sospingeva le fiamme con una certa intensità.
(Qui l’aggiornamento della notizia)
Sul posto del vasto incendio stanno operando (stante l’impossibilità dell’impiego dei Canadair per via dei fili dell’alta tensione che si trovano nella zona) elicotteri, i Vigili del Fuoco, gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Fondi e diverse squadre dei volontari della Protezione Civile “Falchi Pronto Intervento” coordinati personalmente dal presidente Mario Marino.
Ancora in fiamme anche il Cocuruzzo dove un altro devastante incendio è comparso subito dopo le ore 15,00. Tanta paura per gli abitanti delle case verso cui si sono spinte le fiamme. Repentino l’intervento di un’ imponente task force costituita da un elicottero, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale dello Stato,Polizia di Stato e volontari della Protezione Civile “Falchi Pronto Intervento” le cui squadre sono state coordinate personalmente dal presidente Mario Marino.
Al momento la situazione è fortemente critica anche perché le erbacce secche e il forte vento spingono le fiamme verso obiettivi “sensibili”, dove trovano posto animali, mezzi agricoli con carburanti, magazzini e abitazioni. In questa critica congerie prezioso si sta rivelando anche il contributo di volontari privati che, spontaneamente, bagnano con l’acqua delle loro cisterne i confini erbacei delle case, delle stalle e dei magazzini.