“Ieri mattina si sono svolte le esequie dell’Ispettore della Polizia di Stato Antonio D’Onofrio, secondo Poliziotto della Questura di Latina ad essersi tragicamente tolto la vita in questo mese di dicembre usando la pistola d’ordinanza. Dopo un dolore cosi grande, che tocca non solo le famiglie di questi due nostri colleghi ma una intera comunità, ci chiediamo con quale spirito si possa prender parte ai festeggiamenti organizzati dal Comune di Latina”. Così ha esordito Clara Lucchesi, Segretario Provinciale del sindacato Ugl-LeS.
“Ci aspettiamo dal sindaco di Latina – ha precisato – che annulli i festeggiamenti in piazza per la fine di quest’anno; sarebbe un atto dovuto per due umili servitori dello Stato ma anche per offrire un concreto segno di vicinanza e di solidarietà nei confronti delle loro famiglie, colpite da questi eventi proprio durante il mese che dovrebbe il più gioioso dell’anno, ma anche per i loro concittadini. Inoltre nonostante il prevedibile, e già appurato per gli anni precedenti, sparuto numero di partecipanti a questi festeggiamenti, ciò costringerà i colleghi di quei due Poliziotti a prestare servizio per garantire l’ordine pubblico nella notte di Capodanno, col magone nel cuore, solo per assicurare l’ordine pubblico a chi andrà in piazza per divertirsi. Il nostro appello è anche alla cittadinanza: chi vuole rispettare il dolore delle famiglie di questi poliziotti che ci hanno voluto lasciare così, atrocemente, lo festeggi con i propri cari ma lo faccia lontano dalla piazza, per mostrare che la sensibilità del singolo è più forte di quello di questa amministrazione comunale. Ci sembra giusto ricordare che distogliere le esigue forze della Questura per l’iniziativa musicale lascerà molte zone della città con minore vigilanza e, non dimentichiamolo, lo scorso Capodanno, mentre si festeggiava in piazza del Popolo nel quartiere Nascosa Q4, alcuni malviventi facevano saltare in tutta tranquillità un bancomat”.
“Ovviamente – ha concluso Lucchesi – anch’io ricorderò con i miei familiari il Capodanno nonostante il dolore nel cuore, con l’augurio che tragedie come queste non si ripetano mai più, ma lo farò in modo sobrio e lontano da Piazza del Popolo perché, qualora partecipassi ai festeggiamenti, per me sarebbe come offendere la memoria dei miei colleghi morti, per qualsiasi motivo ciò sia accaduto”.