Nelle sale dal 1 gennaio, Il Piccolo Principe, film d’animazione di produzione francese tratto dal capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry e diretto da Mark Osborne, con le voci italiane di Toni Servillo, Paola Cortellesi, Stefano Accorsi, Micaela Ramazzotti, Alessandro Gassmann, Giuseppe Battiston, Alessandro Siani e Pif. Un film magico e poetico che ci ricorda la gioia dell’essere piccoli e si afferma coma la prima vera sorpresa cinematografica di questo nuovo anno.
In un mondo grigio e geometrico, di colori freddi e spenti e di linee rette che marcano ancor di più il conformismo generale, si svolge la storia di una piccola ragazza e del suo amico aviatore. Questi le racconterà la favola del Piccolo Principe, mostrandole un mondo nuovo, fatto di colori e gioia.
Trarre un film da un piccolo ma gigante romanzo come Il Piccolo Principe non è affatto semplice. Ma il regista Mark Osborne, autore del primo Kung Fu Panda, trae ispirazione da questo per riportarne l’anima in un racconto più vasto. La sua è un’opera che vuole essere una trasmissione ai giorni nostri di quell’importantissimo libro. Gli elementi del libro ci sono tutti, e a far loro da contorno c’è una storia contemporanea, originale e vivace, in grado di divertire, emozionare, far piangere e sperare, ma che serve anche da monito per mostrarci in quale realtà conformista e grigia stiamo vivendo. Viene infatti dipinto un mondo tristemente simile al nostro, abitato da musi lunghi e incupiti, dove ogni cosa è schematica, omologata, programmata, perfino i regali di compleanno, e successivamente ci viene mostrato invece un mondo fatto di poesia e fantasia, elementi fondamentali che troppo spesso ognuno di noi dimentica. E proprio di questo parla il film, di quanto sia brutto dimenticare. “Tutti gli adulti sono stati bambini, ma pochi di loro se lo ricordano”, scrisse Saint-Exupéry nella dedica del suo libro. Si sprona lo spettatore a mantenere viva la fantasia dentro di sé, a non abbandonarsi ad un modo tutto uguale dove si è governati dal Tempo e dal Denaro, e il coinvolgimento che si ha è funzionale all’intento. E’ un inno all’infanzia, alla fantasia, alla gioia e alla curiosità. Un’Opera carica di poesia che permette di uscire dalla sala con il cuore leggero e arricchito, con la voglia di ricordarla e riviverla davvero quella fanciullezza così preziosa. Contrariamente a quanto molti pensano, questo non è un film per soli bambini, così come non lo è l’omonimo libro. L’opera si rivolge in modo particolare agli adulti, a coloro che hanno dimenticato com’è essere bambini, e non si può rimanere indifferenti di fronte ad una chiamata simile. Ulteriore elemento d’attrazione è l’animazione in stop-motion con cui vengono rappresentate le vicende originali del libro. Una tecnica che ci rimanda ad un cinema d’altri tempi, più artigianale e quindi più umano. L’essenziale è invisibile agli occhi, è vero, contrariamente a quanto vuol farci credere l’Uomo d’Affari presente nel film. Ciò di cui ognuno di noi ha bisogno si nasconde all’interno della “scorza” delle cose. Ciò di cui ognuno di noi ha bisogno, è sapere che tutti noi siamo il Piccolo Principe.
Il Piccolo Principe è presente nei cinema di Latina (Oxer, Supercinema), Aprilia (Multiplex Village Cinemas), Formia (Del Mare Multisala) e Terracina (Rio Multisala).