La rassegna “Il Parco e la Commedia” giunge quest’anno alla sua VIII edizione: 21 spettacoli immersi nel Parco Nazionale del Circeo dove il teatro incontra la natura. L’iniziativa, che prenderà il via sabato 14 luglio a Sabaudia, è promossa dalla Pro Loco di Sabaudia, con il patrocinio dell’Ente Parco nazionale del Circeo, del Comune di Sabaudia, dell’Unione italiana libero teatro e per la prima volta quest’anno anche della Provincia di Latina. Un “dettaglio” quest’ultimo che mette in evidenza la crescita della rassegna, nata quasi per gioco, per far battere il cuore verde di Sabaudia anche di notte, come ha detto Gennaro Di Leva, presidente della Pro Loco, alla presentazione dell’edizione 2018, ma che con il tempo si è consolidata mescolando la passione per l’arte con il fascino dell’ambiente del territorio del Parco e dell’Agro Pontino nel suo insieme.
Ieri alla presentazione dell’VIII edizione, introdotta dal presidente della Pro Loco Di Leva, sono intervenuti il direttore artistico Umberto Cappadocia, il presidente del Parco Nazionale del Circeo Gaetano Benedetto, il sindaco di Sabaudia Giada Gervasi e il presidente della Provincia di Latina Carlo Medici.
“Quell’avventura che si rinnova ormai da otto fortunatissime edizioni – ha detto Di Leva – è un peculiare esempio di cultura inteso nel senso più pieno del termine: ambiente-natura insieme alle voci del teatro e dell’attualità. Quell’avventura è per noi ancora oggi Il Parco e la Commedia e lo è grazie a quanto portato avanti dalla Pro Loco di Sabaudia”.
Ventuno spettacoli per venti serate, una pomeridiana dedicata come sempre ai bambini, per una rassegna che negli anni ha raggiunto picchi di affluenza di oltre 15mila persone. “Se c’è un’iniziativa veramente POP al Parco del Circeo – come espresso dal presidente dell’Ente Parco Gaetano Benedetto – questa è Il Parco e la Commedia, evento popolare nel significato più bello e valoriale del termine. La partecipazione della gente, che sin da subito è stata comunque significativa, è andata crescendo nel tempo e con l’aumentare delle proposte teatrali. La cavea del Centro visitatori del Parco che diventa punto di riferimento delle notti estive di migliaia di persone che hanno così anche l’opportunità di essere coinvolti in altre attività culturali, come la presentazione di libri o colloqui con protagonisti del mondo dello spettacolo e dell’arte, come le proposte di visita del Parco o su alcune brevi pillole sulle tematiche ambientali più cruciali che quest’anno anticiperanno alcuni spettacoli. La scelta dell’Ente rimane quella del coinvolgimento e della partecipazione, cercando di veicolare anche le cose più serie e complesse tramite eventi estivi che rimangono all’insegna della leggerezza”.
Il binomio amatorialità/professionalità è il tratto distintivo di questa manifestazione che si rinnova di anno in anno. Amatorialità delle tante compagnie che calcano il palco della cavea del Centro visitatori che, con la loro passione e competenza, spesso non hanno nulla da invidiare a chi sceglie il teatro per lavoro. E le tante tantissime professionalità che con il loro lavoro del tutto gratuito portano in scena una rassegna che richiede molti sforzi e tantissime persone coinvolte.
“Pensare l’arte e la rappresentazione teatrale – come ribadito dal sindaco Giada Gervasi – in un contesto diverso rispetto quelli canonici, è un’occasione importante per la nostra città ed è anche per questo che rinnoviamo il nostro sostegno ad una rassegna sempre crescente di edizione in edizione. Il Parco e la Commedia è Sabaudia e non possiamo che riconoscere tutti i meriti e gli onori a chi l’ha promossa”.
Una posizione condivisa anche dal presidente della Provincia Carlo Medici che da quest’anno si unisce ai già importanti patrocini: “Dove si parla di cultura io corro. Il comparto culturale soffre di una situazione di carenza, ma il contatto diretto, la vicinanza ad un progetto come quello promosso ne Il Parco e la Commedia potrebbe permettere, nell’immediato futuro, di essere la chiave di volta per andare oltre al solo patrocinio”.
Quella portata avanti è una sperimentazione, una sinergia tra pubblico e privato che si auspica sia sempre crescente. Senza il sostegno economico dei tanti, tantissimi partner e di tutte quelle attività produttive che rinnovano sempre in modo crescente il loro contributo, divenendo attori fondamentali e partecipi di un progetto condiviso, senza il sostegno del privato “Il Parco e la Commedia” non potrebbe rinnovarsi da otto edizioni.
“Siamo arrivati all’VIII edizione – come nelle parole del direttore artistico Umberto Cappadocia – e questo lo considero il successo più grande. Otto anni di lavoro che hanno visto crescere questa rassegna, diventata un fiore all’occhiello per la nostra città ma direi anche nel panorama pontino. Io mi spingerei anche oltre, e cioè dico che nel panorama della regione non c’è una rassegna, completamente gratuita, con un cartellone così ricco. Ventuno compagnie che portano in scena spettacoli prevalentemente divertenti, perché il nostro pubblico balneare è questo quello che si aspetta: passare due ore di divertimento e leggerezza. Sono legato a questa rassegna come fosse una figlia, l’abbiamo ideata con Gennaro e vista crescere e questo mi piace, la cosa che mi sorprende sempre, ogni anno, è la grande partecipazione di pubblico, abbiamo tutte le sere dalle 400 alle 500 persone che non sono poche, voi direte, certo l’ingresso è gratuito e posso capirlo ma qui io vedo un pubblico che partecipa, appassionato, persone che arrivano alle 19 per prendere un posto e noi, vi ricordo, cominciamo alle 21”.
Tutti gli spettacoli sono in programma dal 14 luglio fino al 5 agosto, alle ore 21, con una pausa da mercoledì 1 a venerdì 3 agosto agosto per ospitare a palazzo Mazzoni la rassegna musicale “Musica in Blu, dove il canto recita”. Come per le precedenti edizioni anche quest’anno sul palco della cavea si alterneranno attori di caratura nazionale, a voci del teatro amatoriale e a coloro che hanno visto nascere e crescere il loro talento in questo territorio.
La sagacia, l’ironia e l’intelligenza sono il filo conduttore che lega realtà, piecè, compagnie distanti tra loro per tempo, contenuto, esperienza, consentendo di abbracciare un pubblico vario per età e attese. Una scelta che si rinnova di anno in anno, declinata inequivocabilmente nel segno della partecipazione e della qualità. Dai grandi classici di Eduardo e della tradizione partenopea in cui, nonostante tutto, spunta il “sole all’improvviso”, passando per piccoli camei della vita quotidiana propri di ognuno. Protagonista anche la mitologia greca e quanto questa abbia influito nella rilettura della tradizione romana, e ancora le favole e le leggende che con il loro spiraglio di “vera realtà”, tutto illuminano. In un balzo ci si ritrova catapultati nelle parole e nella poesia di grandi autori del Novecento: ne “Il Turco in Italia” Joyce Lussu racconta in prima persona il poeta Nazim Hikmet, ripercorrendo il loro rapporto di amicizia, “Gli scherzi di Cechov” offrono ancora, a distanza di anni, la possibilità di farsi “colpire in faccia” dal genio del grande drammaturgo russo, e ancora la tagliente ironia delle commedie di Neil Simon. Assecondando la ritmica concitata delle ventuno spettacoli de “Il Parco e la Commedia”, la Compagnia del Piccolo Borgo Antico Teatro di Vita offre la sua inedita lettura della Grande Guerra: ricordi e sentimenti che fanno eco dai tavolacci dell’osteria dei puareti. E ancora una domanda: “Ma senza Circe che sarebbe mai l’Odissea?”. “Non sarebbe!”, la risposta condivisa dal Piccolo Teatro di Monfalcone in “Circeide”, opera che ripercorrerà attraverso un personaggio simbolico una porzione di viaggio in questo territorio, assecondando quel percorso di scoperta e riscoperta che scandisce da otto edizioni “Il Parco e la Commedia”.
L’evento, come è stato fin dalla prima edizione, manterrà la gratuità d’ingresso, grazie all’imprescindibile sostegno economico di attività produttive che rinnovano sempre in modo crescente il loro contributo e all’apporto degli Enti che con il loro appoggio consentono di portare in scena venti serate di teatro, dialogo e collaborazione, in uno dei luoghi più rappresentativi di questo territorio.