Il quaderno del laboratorio storico del liceo Manzoni di Latina, intitolato “La biblioteca Maovaz di Ventotene”, sarà presente nell’ambito delle iniziative del XXXVIII seminario di formazione federalista europea organizzato dall’istituto di studi Altiero Spinelli.
La presentazione del quaderno avrà luogo mercoledì 4 settembre alle 19, nella sala polifunzionale Umberto Terracini. La ricerca che ha portato alla redazione di “La Biblioteca di Maovaz di Ventotene” è frutto della collaborazione tra il liceo, l’Archivio di Stato di Latina e la Atlantide editore.
Un lavoro che ha puntato ad avvicinare in modo nuovo alla storia contemporanea un gruppo di giovani studenti. Come riportato nella introduzione al libello intitolata “Un gruppo di millennials in archivio” i ragazzi “per la prima volta hanno messo piede in un archivio storico, luogo lontanissimo dalla loro vita quotidiana, dalle loro abitudini, hanno ricevuto i primi rudimenti su cosa sia e a cosa serva questo luogo un po’ misterioso ma così prezioso per la nostra memoria collettiva”.
Oggetto della ricerca la Biblioteca dei confinati politici di Ventotene, alcuni anni fa rinata come Biblioteca comunale su decisione dell’amministrazione dell’isola e intitolata a Mario Maovaz, antifascista triestino che durante gli anni del confino ne era stato il principale direttore, torturato e ucciso il 28 aprile del 1945 a Trieste dai soldati nazisti.
All’appuntamento, insieme ad alcuni dei giovani autori, Aurora Caterina Moretto, Sara Bruni, Cassandra Severin, Francesca Loffredo, Marika Gnani e Carlo Marocco, interverranno l’editore e coordinatore del progetto, Dario Petti, la professoressa Maria Forte, responsabile del dipartimento di storia del liceo Manzoni, il professor Paolo Cutolo, direttore della biblioteca Maovaz di Ventotene, e Mario Leone, vice-direttore dell’Istituto “Altiero Spinelli”.
Il libello di 64 pagine reca sulla IV di copertina una riflessione di uno dei ragazzi coinvolti: “La storia è più vicina di quanto possiamo immaginare. Lì fuori è pieno di storia. Storia che aspetta di essere scoperta. Siamo abituati a studiarla sui libri o a leggerla su internet, ma c’è una parte di essa, forse la più vicina a noi, che ancora ci sfugge”.
“Parole che danno il senso dell’esperimento – commenta l’editore – portato avanti dal Liceo Manzoni proprio nell’anno in cui migliaia di storici, docenti e intellettuali italiani hanno sottoscritto l’appello a difesa dello studio della storia sottolineandone l’importanza civile, nella vita quotidiana”.