Il gruppo consiliare di Latina tramite un comunicato ha espresso il disappunto riguardo la situazione di menefreghismo da parte della minoranza nei confronti dei borghi, ritenuti parte storica della nostra città. Queste le parole:
“L’attuale maggioranza che sostiene il Sindaco Coletta nascendo dalla condivisione delle linee programmatiche di mandato, ha a cuore la coesione territoriale e quindi il coinvolgimento di tutte le aree cittadine alla vita amministrativa. Borghi compresi, che rappresentano la parte più storica ed identitaria della città. Non la pensa così, evidentemente, la minoranza. Fratelli d’Italia, Lega e Latina nel Cuore confermano la loro irresponsabilità nei confronti di una città che ci ha chiesto di cooperare e collaborare. I Consiglieri e le Consigliere di minoranza (ad eccezione della Consigliera Miele) anziché portare avanti una discussione politica, hanno preferito lasciare l’aula mancando di rispetto ai colleghi, alle colleghe, al Sindaco e alla cittadinanza. L’oggetto della discussione riguardava, poi, i borghi. Un tema che spesso, a parole, i gruppi della minoranza hanno dichiarato di avere a cuore. Eppure, alla prima occasione utile ad aprire una riflessione sull’importanza dei borghi, hanno preferito uscire dalla discussione e lasciare il Consiglio Comunale. Quell’avere a cuore il destino dei borghi, si è rivelato un mero interesse elettorale portato avanti con slogan e parole vuote”.
“Negli anni l’amministrazione si è dotata di strumenti partecipativi con l’obiettivo di rendere sempre più partecipe la popolazione alla vita della città: dai patti di collaborazione ai forum per i giovani passando per le case di quartiere sulle quali, con riferimento alla casa cantoniera di Borgo Santa Maria, è stato dato un’importante indirizzo nella sede dell’ultimo Consiglio Comunale”. Proprio in Consiglio Comunale è stata votata ed approvata la proposta relativa all’istituzione della Consulta dei Borghi, fatta dal gruppo Fare Latina. “Una sperimentazione che va proprio in questa direzione – concludono Campagna, Coletta, Proietti e Ranieri – e che può rappresentare un ulteriore passo verso l’idea di una città diffusa e policentrica. Latina, diventata città di tutti e tutte, deve continuare a guardare al modello dell’amministrazione condivisa”.