In una nota Patrizia Giovannini, coordinatrice della Gilda Insegnati, afferma: «La nuova procedura informatizzata per le nomine del personale docente dalle graduatorie provinciali non è affidabile né sicura».
«Siamo venuti a sapere nella tarda mattinata di oggi – rende noto la Giovannini – che essendo il turno di lavorazione unico, il sistema sarà costretto a ripetere tutte le operazioni di assegnazione, incluse quelle relative ai posti comuni. Questo “balletto” delle nomine avrà tra le conseguenze più gravi l’annullamento dei contratti già sottoscritti. Speriamo almeno che la piattaforma non produca ulteriori errori e corregga quelli in essere». Tra l’altro Latina, insieme con Viterbo, è la provincia più penalizzata da questa falla in quanto gli esiti delle nomine sono stati pubblicati frettolosamente, già nel pomeriggio del 31 agosto. In pratica i docenti non hanno avuto neanche le 24 ore di tempo canoniche prima della presa di servizio, prevista per la mattina del 1° settembre.
«Ciò che lascia sconcertati – sottolinea la segretaria della Gilda – è la mancanza di informativa sulle operazioni e sui criteri con cui l’algoritmo lavora alle assegnazioni. I docenti precari alle prese nelle scorse settimane con la domanda informatizzata per le supplenze non hanno ben compreso come andava compilata, tanto che molti sono rimasti fuori dalle nomine pur occupando posizioni utili in graduatoria. Se le operazioni si fossero svolte in presenza tutto questo non sarebbe accaduto, anche perché il nostro ufficio scolastico provinciale ha esperienza decennale in tale ambito».
«La trasparenza è mancata anche riguardo le disponibilità dei posti nella nostra regione – prosegue la sindacalista – e rispetto al contingente destinato alle riserve di cui alla legge n.68 del 1999. Diversamente, negli anni scorsi, sui siti provinciali veniva pubblicato il prospetto delle riserve, calcolato per grado di scuola e classe di concorso. Molti insegnanti, dunque, faticano a capire per quale motivo ci siano state assunzioni dal fondo della graduatoria di aspiranti con punteggio di molto inferiore. Inoltre, relativamente alle immissioni in ruolo, sia da GPS che da concorsi, è stato chiarito a livello regionale che non si intende procedere con lo scorrimento delle graduatorie per via delle surroghe, ovvero rinunce che possono intervenire nel corso dell’anno. Così gestite le operazioni sono poco trasparenti e irrispettose dei diritti contrattuali e di graduatoria, ci aspettiamo una mole elevata di prossimi contenziosi da parte dei docenti penalizzati».
A mettere il carico da novanta su questa situazione, i problemi legati al Green pass e al controllo della carta verde: «Anche qui – spiega la coordinatrice Gilda – la piattaforma regionale presenta lacune, incongruenze e ritardi. Restano inoltre assenti le misure di prevenzione e tutela necessarie al contenimento del contagio da Covid-19. Altro che avvio dell’anno scolastico ordinato e all’insegna della sicurezza!».