Giardini di Ninfa, dalla crisi idrica a un percorso culturale europeo. Convergenza Fondazione-Regione

Una ricchezza unica assolutamente da non trascurare, Ninfa. E soprattutto da salvaguardare. Per farlo i rappresentanti della Fondazione Caetani hanno incontrato qualche giorno fa a Ninfa, gli eletti pontini in Regione. Un incontro importante per avviare una proficua collaborazione, anche e soprattutto alla luce dei problemi che stanno un po’ piegando la bellezza del luogo e preoccupando quelli che gestiscono quotidianamente gli splendidi giardini. Il Telegraph quando qualche anno fa descrisse questo luogo come “ romantic ruin garden created by three generation of women, with water everywhere”, non sapeva o perlomeno ignorava che i lussureggianti giardini cominciavano ad avere sete, pur avendo all’interno, come scrissero loro..acqua ovunque.

L’allarme l’aveva lanciato qualche anno fa, l’ex presidente della Fondazione, Giacomo Sottoriva, che parlò di una crisi drammatica mai avuta prima, né nei 45 anni di gestione della Fondazione, né nei 60 precedenti da parte della famiglia Caetani.

Questo perchè in questi ultimi anni il lago ha subìto un abbassamento del livello medio di un metro e mezzo. E il fiume non scorre più. Va da se che mancando l’acqua, soffrono in quel meraviglioso e unico luogo, anche la flora e la fauna presenti.

Il sindaco di Sermoneta, Claudio Damiano, fece un esposto al Prefetto. Denunciava un livello di “emungimento” troppo alto, che va a compromettere in maniera irreversibile la sorgente da cui si attinge per l’acqua potabile per la popolazione. Chiedeva quindi il sindaco di ricercare eventuali responsabilità e verificare la presenza di eventuali condotte illegali.

Grida rimaste inascoltate se il problema a distanza di qualche anno, ancora esiste e resiste. Acqualatina si è subito tirata fuori. Ha fatto sapere che per quanto riguarda loro, il gestore preleva acqua dai pozzi nel pieno rispetto di quanto stabilito e peraltro con portate nettamente inferiori al limite massimo previsto.

Non è la prima volta che Regione e Fondazione si incontrano e parlano di questo problema. E che convergono sul fatto che bisogna assolutamente fare qualcosa. Nessuno deve dimenticare che Ninfa attrae e affascina circa 80mila visitatori all’anno ed è uno dei principali attrattori culturali e turistici del Lazio. Un sito importante che la Fondazione ha il compito di proteggere, accrescere e condividere. Da qui l’impegno quindi a relazionarsi con la politica, per fare il possibile. Nell’ultimo incontro, con gli attori che nel frattempo sono un po’ cambiati, il presidente della Fondazione Roffredo Caetani, Tommaso Agnoni, accompagnato dal vice presidente Amodio, dal consigliere Pesiri e dal direttore del Giardino di Ninfa, Lauro Marchetti, hanno incontrato i consiglieri regionali Gaia Pernarella, Salvatore La Penna, Enrico Forte e Giuseppe Simeone. A loro hanno rappresentato la gravità del problema.

“La questione del sistema idrico è un argomento molto delicato – ha fatto presente il presidente Agnoni – che la Fondazione segue da moltissimi anni, anche attraverso pubblicazioni, incontri pubblici e riunioni convocate. Sempre su nostra richiesta, anche presso la stessa Regione Lazio. Bisogna lavorare alacremente e avviare una collaborazione interistituzionale che offra garanzie certe sulla sostenibilità del sistema di utilizzo della risorsa idrica. Siamo in presenza di un problema grave che va affrontato in maniera sistematica e costante ben consapevoli che la salvaguardia dell’ambiente è l’unica arma che abbiamo per affrontare le sfide che il futuro ci riserva anche sul piano della crescita e dello sviluppo”.

Nell’incontro si è parlato anche delle difficoltà che la Fondazione ha, ad accedere ai bandi regionali. E del fatto che bisogna rinnovare e integrare cespugli e alberi, anche rari, del giardino.

La Pernarella durante l’incontro, ha chiesto un impegno della Fondazione contro la realizzazione dell’impianto a biomassa di Latina Scalo. Essendo vicino al sito di Ninfa, si dice convinta, che esso avrà un impatto negativo sull’intero comprensorio. ambientale.

Comunque, per tornare all’argomento del giorno, i consiglieri si sono impegnati a fare il possibile. “La Regione deve valorizzare Ninfa – afferma Enrico Forte, consigliere regionale del Pd appena rieletto -. Deve farlo mettendo delle risorse per dare risalto non solo alla parte botanica e idrica dei giardini, ma anche a tutto quello che c’è intorno. Deve diventare il luogo, un percorso culturale europeo. Di questo se ne avvantaggeranno non solo i Comuni limitrofi, ma anche la stessa Regione. Per quello che ci riguarda, noi ci impegniamo già dal prossimo bilancio, a trovare le risorse necessarie”.

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Giornalista, scrittrice e blogger. Anni di giornalismo alle spalle, prima in città nei due quotidiani più importanti e poi a Roma per 20 anni e più, negli uffici stampa dei Ministri dell'Economia e Finanze e dell'Istruzione, Università e Ricerca. Fino a dirigere negli ultimi anni, Researchitaly, il portale della Ricerca Internazionale. Un'esperienza unica che l'ha portata a vincere anche importanti premi di giornalismo. Ora il suo occhio da cronista oltre che continuare a dirigersi verso cronache nazionali, per affezione torna a curarsi anche della città in cui vive. Si occupa di Pari opportunità praticamente da sempre. Ha scritto libri e realizzato interviste a donne importanti, come Rita Levi Montalcini ( a cui ha fatto la sua ultima intervista-testamento prima di morire), Margherita Hack e tante altre, scienziate e non.